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Heaeneración fiodomadario Itivoluztonarto Kcdattorc: Ludovlco Caminlta 3<*gígS|kO SEZIOffE ITALIANA 14 Ottobre 1911. Liberta', Eguaglianza, Fratellanza Come é lontano ancora l'ldeale! MI- raggio del deserto, illusioue della step- pn imnutgine d'una stella brillante sul- la superficie d'un laso. OU uontinl sonó statl sempre sepa- ran dalla Terra Promessa da un abts- so serna fondo. Come colmarlo? Come giungere alia rldente pianura che o- gnuno di noi vede nella parte opposta con I'occhlo dell'lmmaglnazione? L* arabo acetato rede un tratto agltarsi molto distante le palme e fus- tiga il suo cammello per giungere piu tiga il suo commello per giungere pi(l egli avanza e piú l'oasi retrocede. Sempre la stessa distanza fra luí e I'illusione, sempre la stessa. I difensori dell'-ablsso sonó statt sempre le preoccupazioni, le trail i- zloni, il fanatismo religioso, la legge. Per colmar I'ablsso gil uomlni pii*i gé- neros! vi hanno versato II loro sangue attraverso i secoli, ma esso non ó colmo ancora, quel sangue non ú ancora suf- ficiente per annegare le preoccupazioni, le trádizioni, il fanatismo religioso e Jaleare. . Le grandi rivoluzioni hanno avuto per objette queste tre parole: Líber- » t ¿ Eguaglianza, Fratellanza. Queste , lifóle'Jiann» jtjyirato ̂ sprltje,, In cauto band. j e , e ^entiñala di mlgliala *d¡ uómini son morti nel cámpi di battag- lia pon - esse incite sullo labbra. Ma l'abisso non é colmo ancora. Per- ché? Percbé neasuna rivoluzione si é pre- oecupata seriamente della Eguaglianza, ene C- la base della Liberta e della Fra- tellanza. L' Eguaglianza davanti la legge che fu la conquista della Rivoluzione Fran- cese 6 una menzogna che la coscienza saederns, respinge indignata. Le rt- velucionl hanno bruetato sol taño la Mparficie del passato. Si possono laceadla** tuttlglf-albert di*un bosco, ma-se-le radie! rrmangonti intátte, esse ternaho a Vegetare, t é Rivoluzioni sonó ' state- - incendii - superficiali, non han distfutto-fe radtd del marr sin ciali; esse non hannd brúeiato la causa; zaa ütí éfléttt.v Di questo errofe sóno statl eofpeToll i-cosldaettitápi. -'- -1 Cap! sobo statf seiripre menV ráol- cali deglr úomlnlche essl hannt»*pr«= teso di dirigere. QrieWo fenómeno'Inv la su» raglonVf(isserrnel potere* che e stató* loro' coníerfírt. nd *Msogflo" fft comandare chte'11 potere svilúppa ih' Per non "perderé la Itfró poaizldne, ! Capí lñoderano il proprlo radicalismo', lo cosaprimono, lo dtsfigurano, 'é'vitano gil nrtl irlóletitl con gil Interie*í'con- trarll, é sa per la natura deñe cose stesse l'nrto é inevltabile é la lotta ar- maU una necessftil, i Capí procurano sempre di regolarsl ín modo ene la loro pbsiztone non sí esponga aií un pertcolo grave; e concíliano tanto' qoanto gil lnteresst della rivoluzione con gil' Interessl di quellí che domt- nano, ottenando cosí lo scopo, che. é quello di dimtaalre l'lntensltá deH'nrto • la durata deUa lotta, ed otUnere up trionfo pid o meno facile. V Idéale! V Idéale é ancora piú lontano dopo queste lotte di nanl che puliscono la superficie e nulla pin. Percló nonostante del mangue sparso # dei' sacriflcll di mlgUai*. di uomlni géneros! attraverso 1 secoli. a dlspetto déllc parole Liberta, Eguaglianza. Fra- tellanza Inciso In cento hundiere, le catene della schlavltn sonó tuttavla ln- tátte, la socleta si divide in classl, e la guerra di tuttl contro tutti 6 cosa nór- male, légale, onnrevole: cosa che la gente sería chisma ordine, che i tiran- ni chlamano progreito, e che gil sehla- vi, acciecatl dall'lgnoranza e isttiptdltl da secoli dt oppressloni e ingiustizle, venerano. e sostengono con la loro sot- tom lesione. E' necessarlo estlrpnrc la radlce del male. I Capí srmo codardi: i Cap! non vanno a fundo della questionc. L' impulso rlvoluztonario Inclanpa sempreTonlro la modenizlonc di quellí che si clifamauo Dtrettori, ablll po- Itticanti. se si vuoli*. ma senza splrlto rivoluzionario. Per fare opehí vera- mente rivoluzlotmrin e non opera di politicauti volguri. di ronmrrentl al piibbliri ulftcli. si di-ve metiere valoro- samente la niauo sulla proprletá terrl- torlale; perché fino a quamlo la Terra continúen! ad esserc proprletá di po- chl mentre vi sonó millón) di esserl umani 1 quali altro non possegguno che pochl palml di térra per ripoearvl quan- do saranno motil; nientre, i poveri cojj tínúeritnño a .±.*c*tv la térra per 1 loro padrón), qualsiasi rivoluzione non dará altro risultato che un cambiamen- to di padroni, padrón! nuovl forse pid crudeli di quellí che si sonó spodestatl. La rivoluzione k imminento. Da un momento all'altro il telégrafo annun- zierA al mondo che il popólo messicano e in rebellione. Ult attentati della tirannia sonó qiialche volta pin brutall, qualche volta pid cfnici. Porfirio Díaz é pazzo. Egli non si contenta di fare uccidere gil uomlni su!tanto; ma fa mas- sacráro anche le'donne con l'ordlne di abbandonarne i cadáver! alla'far/le deg- 11 uccelli di rapiña.' La Vocchla Bes- tia precipita' la rivolnzlohe e di qnesta ápprofltteránho gil amüiziosl se !1" po- pólo non prenden! posBesso della Terra.' "'Libertad 'Egiiagüanza, Fratérnlta: tí»' bélle' parole' che ¿' nécessnrlo edrtí vertiré In fre bel' fattt. lMcít'lam<V nol rívoluzronattr,1. íá' manó ' soj>ra 'JpSésto dfó-clfe si ch'áímá ""dirltío oí proprietit' tferTTtBfltle," ' e proclámfatho' che 'la TeWasW'Uerfúár- v ' 8(f"si Ta''á'-spargíre(8ánKueVcl I¡é sia a protltto del' jopólo. Spargcr sangue per elevare un candidato alia presiden- zá'deTla ftépubblica.'b un delirio, per- ene 11 male che atfligge II popólo mes- sicano'non si cura col detronlzzáre Díaz e mettere al suo posto un altro nomo. Supponiamo che 11 citta'dino II pid ' onorato.il plrt buono dei messlcanl trl- onfl per mezzo delle arml ed óceupi il posto che anualmente oceupa II plrt perverso e il pid crimínale del mes- slcanl: Porfirio Díaz. Quel che po- tra fare quel buon nomo non sara altro che mettere in vigore la Costitu- zione del 1857. II popólo, per tanto, avra il dlrltto di votare, il dirltto di manifestare liberamente le sue idee; la stampa asm, avrt mordacchla, 1 Po- terl della Federazlone saranno lndl- pendenti l'uno dagll altri, gli Statl riac- quisteranno la loro sovranltA, non el saranno pid rlelezlonl. Insomma, II popólo messicano otterra quella che si chisma liberta política. Ma avrft con easa la felicita? II dlrltto di vo- tare, 11 dlrltto di non-rlelezione, II dl- rltto di scrivere su qualsiasi materia, II dlrltto di rlunlonc, l'indipendenzadel Poleri p»<ra»iJio dore pane, attoggtu e i'i's/ilo al popoltiT Lo dlclamo ancora una volta: La liberta política non i/i¡ da mangiare al populo: e necesBartn conquistar la li- berta económica, base di tutte le liber- ta e senza la quale la liberta política 6 una sanguinosa ironía che converte II Popólo Sovrano in vero Sovrano da Burla, perché se In teoría é libero, ln pratlca é schlav». E' indlspensnblle, ilunque, esproprl- are 1 detentori della Terra e dar questa al popólo. Allora sf che questo avrá pane allora sf che man potra chiamar- sl libero; allora con uno sforzo mag- giore, noi el avvlcineremo all'Ideale cho vertíanlo lontano perché i Dlrettorl non han suputo o non han voluto dls- aboliré la lagge fuitn per dlfendere questo delitto che si rhlaina proprletá terrllorlnle. K' llovere, senza ilubblo, parlare con tnini'hc/.za. La espoprlazlone della Terrn da parte del popólo sara un uran passo verso l'ldeale • li LlbertA Egung- llan/.u e KruternítiV l'n gran passo solíanlo; iier<"> erazlc ad esso II popólo avra l'opportunita di u.sufriiire del- l'educaxione che <K>vrA porlo in grado di elevsrsl e cos.ituire' una societ4 rtusta e sívln.*)"* '""ti e soltantoun», bella illusiuue. Se non si avanr..\ ralorosamente per II cammino del. i libertA económica non si fa opera t >a. La liberta non pud esistere nienir-' esistnno leggi che una parte della socletA Ha créate per- chel'altra parte li obbedlsca. E' fa- cile comprendere c ,p nessuno fa delle leggi' contrarié ai suo! interessl, ste- comc sonó i rlcrhl che fanno le leggi, queste non possono rlsultare che tutte in fnvore <Iella closse abbtente'e con- traríe agii Interessl della elasse prole- taria. Rico perché >a légge non riesce che' dlfflrllm'enle u molestare un rlocO; Tuttl I nialanni eeonnmicl c polttirl pe- sano sulle spalle del povero.' f̂ e tasse, nonostante l'appnrenzn sonó págate es- elusivamente dal povero; 11 contingente' p>'f reserclto' si' recluta éscluslvámehte frá rproletarll; nella'cásá fmbbfica non si degradan o \é H'gllo flélla horgh'estti, ma déi proletárli. Non po'trehbe neca'- defé' diversamente.' Sareb'b'e a'sstirdo pensare che i rlcrhl potessero far le le¿'gl coiilro di foro Btessi. Purt in tall conrTtztciríl eslslcre 1'Egitn- glianza? Soclnlniente l'eguaglianza é una chlmera sotto II reglme attuale. Cóme'))o8sonol,l rlcchl esserc egttoll al poveri? Né nei portoniento, né nel ves- tire, né nel modo di vtvere la elasse povera pito esser parí alia ricca. II la- voro del povero é Tilde e fatlcoso; la sua vita (• tina serle di prlvazionl e di angustie prodotte dalla miseria; le sue dlstrazlonl sonó limltatlssime: l'alcool e l'amore. Non puo parteclpare al di- vertimentí del ricco perché costano molto danaro e perché non ha neppure vestiti che gil permettono di mischiarsi alia gente elegante.; 11 suo modo di vlvere non gil ha perroesBo di farsi delle maniere distinto; non puó nep- piMft assletere alie grandi opere mnsl- call e ai grandi lavorl drammatlci per che questl squislti godlmentl lntellet- tuall rlchiedono una preparazione ar- tística e letterarla che non possono avere 1 poveri obbligati fin daU'lnfanzla a lavorare duramente per guadagnarsl il necessarlo adresistenza, In qnanto all'eguagllanza davanti al- ia legge, 6 la pid grande frode che g \ asplrantl al governo della cosa pub- bllca possono offrire alie moltitudini.. Se soclalmente non 6 possibile l'cguag- llan/.a fra due classi social!, non <¡ nep- pure possibile politicamente. I elu- did debbono dlchiararsl in favore dei rlcchl e contro 1 poveri nel pronun- zlar le sentenze; l'esercizio del dlrltto elettorale rlsulta dlretto, orgaoizzato ed esercltato dalla elasse dominante che ha tempo di oceuparsene; ai poveri non resta altro diritto che metter la sebéela nell'urna elettorale col nome del candidato sceUo dal direttori ed orga- nlzzatori delle elezioni, slcché rlsulta che gli elettorl eleggono al potere quel tall che sonó statl anticipatamente e- letti dalla elasse privilegíala; il dlrlt- to' di manifestare liberamente le pro- prte idee non puó essere esercltato dai poveri, perché essi che non hanno po- luto Imparare a parlare e scrivere cor- rettamente Bono costre''! ad astenersl dall'iiso di questo diritti, ainien'» in pubblico, slcché di tale diritto pront- ta saltanto la elasse dominante. Se si passa tn esanir la lista di tutti i diritti pollticl, si viene alia eonclu- stone che i poveri non possono eser- citnrll, perché costrettl come sonó a de'dlcnre tnttu il loro tempo al lavoro pesante, non possono disporre di un'ora sf>la ner l'esercizio dei loro diHttl po litlei. Fratellanza? Che fratellanza puo esistere fra !l rteco e il pezzente? Le disuguaglianze economlclie e politiche fanno della due classl social! due ne- míche IrreconciliabiU Tuna dell'altra. Gil abbfenti non possono nutriré sen- timen to di benevolenza per i dlseredatl nei quali vedonn una costante mlnaccia alio sfruttamento tranquillo delle loro rlccbezze, mentre che i poveri non pos- sono nutriré sentimenti fraterni per I prlvtlegiati nol quall vedono i proprií oppressorl e sfruttatori. Dunque, an- tagonismo costante, qiierela mieimlca hile, lotta a volte sorda e velata, a voitc apena e deeisa fra le due c Ijsst sdcíall lotta che díl vita e (orza ai scrittmenil di odio, e vendetta che non sonó gli elementi che possono 4oMltjuir£ i ' N gami di fratellanza defta í)ua!« ídairi' elano 1 moralistt che prelendono concil- lare tlrnnnl e vlttlme. •.¡Ma questo non é tutto. Vi é tuttavla qualcosa -ancora che Impertiste ugli esserl umanl di a- marsi 1'un l'altro' eotne fratelli. La lotta per la vita, che, Ivergognoso con- fessnrlo, rlveste negli iesseri umani lo stesso carattere di brutalitií e di fe- nicia che neglt animall Inferior!. L' egoísmo impera nelle relazloni fra gli uomlni. La specie umana, non ed- ucata nella solidarietA o nel mutuo ap- pogglo, si disputa il pane in seno alia stessa famiglia, come I corvi affamati si disputano fra di cssi il diritto di rosicchiare un osso. Questa é una ve- ri t A in tutte le classl social!. II ricco invidloso della rlcchézza dell'altro ric- co, gli fa la guerra per aumentare le propric ricchezze a danno del ricco a luí prosBimo o lontano. A questa gue- rra BÍ da, con ipocrisla il none di concorrenza. II povero dalla parte sua é nemlco egualmente' dei suoi fratelli poveri. Egli vede un nemlco nell'altro povero che cerca, stretto dal blsogno, di vendersl per un prezzo Interiore. Se succede uno sciopero non mancano poveri dispostl a tradlre i proprii fra- telli ed oceupare 1 postl degll sclope- rantl. In tale stato di cose la fratel- lanza é un sogno, e una conseguenza In- evltabile l'odlo di una elasse contro, un'altra, degll individui d'una tUs?» contro quelli della stessa elasse: la. spaventosa guerra di tutti contro 'Ktti che dlsonora la razza umana e rltarda il divenire di quel giorno d'amore e di giustizia sognalo dagli uomlni pin gé- neros!. La Rivoluzione sta per scop; laiv Tutti, lottatori e non lettatori, stUmo per essere trascinati dal grandioso aiuv- imento. Nessuno potra restare incif- ferente all'urto tormidabile. E' v.̂ ce». sarlo abbracclare una bandlera. ;;•• si desidera semplicemente il cambio ri i pa- droni, vi sonó i partiti, fuori del libé- ralo, che lottano soltanto per a ver.' na nuovo Presidente e vice-presldente: pe- ro tutti quelli che desiderano fare o>.-.ra rlvoluzionaria davvero, opera proforaU e grande in favore dei poveri, debbon» venira nelle file Partito Libérale, K - grupparsi sotto la bandlera egualií:iri;v di questo partito, e uniti strappi-i'';n:o la Terra dalle man i dei privilegiati ;er darla al popólo, avvicinandocí co-i t- l'idealo di Liberta, Eguaglianza e l'< k- tellanza da noi sognato. RÍCCARDO FLORES MAGO\r. S Ottobre, 11110. —L'artlco'.o che kbbiamo q,i¡f s » pra riprodotto non é il migliór eo- mo"" a t *'» Te' menzogne e- Ir. .-<• lu,,.i.e che il slgn¡¡r Lulgtu . .allean. per fin! iuconfessabili propaga c - i la piú manlfesta malafede contro Tío surrezione magonista, come lácMif in lui? Quando egli viene ad attéViuai-- ci con faccia di bronzo che'ti pW- gramma dei liberal! níesáícánt do» vuole l'abolizlóné détia t5'rop'ríi|B" W¡- vata, dell'Autorlta, della sfrut»m»n- to, e che si limita al rlpoSó !%lbU¿o del settimo giornó, non áDDlirmo"l»fet rágione di gridargll súl rritfdcíí-Ktlffá- matore, calunniatore, 'trüditóre'!dei proletariato? ' -• > ltCGENERACIOX ;]V'«''i ?,"i i¡b\ ''' !l 1 Cólera eitté A Viro io, tehilvotai piróscafo salpava dn < >- ancora la ñola moi *;>;>? dello scirocco lento, polveroso e terri bilé, che fin dalla martina aveva s'.uo- htato e (Usordlnáto i miel poveri cervj. II solé tramontava dletro un teaue strato 'di piccole nubl Bbiadite: HU solé paludo e triste, come una cosa che muoré d'anemia. Lontano, fia. !u nebbia leggiera, scurgevo il magniOco panorama di verdi e pittoresche rot Une: Salvtana, Monterotondo, Anttg- ñamo, Montenero. Fra Salviana e Monterotondo, indovinavo il sanator- io, centro di dolore e di morte, in cui durante la spaventevole epidemia fu- rono raccolti a centinala gli sventurati colerosi. L'n giorno vldi passarv '< carrozza contumaciale, ene trasp<>. . va in quarantena, a villa Mugnai •> cune donne convalescenti. Fuori dei cancello, sulla trada blanca e polverosa, una ventlna di persone attendevanoe domaadavano ansiosamente notizie di congiaaU e di paresti ricoverati nel 1»- zzaretto. Quando la carozza fu sulla strada, una donna ancor glovane, col corpo fuori dello sportello, dopo aver girato lo «guardo su quella povera gente inebetlta dal solé e dal dolore, gridó con forza disparata: (Continua in 3. a pagina) _ $ %, ¿M vX RaaBimiAcioN La M m Sotóle nel "01 voleva un'intvrretione, occorrevá che quetUmmmttone trovatte for* tuna alia propria audacia, e ene Dio» avene nelta to* racen *H Ohepultcpec gU incubi cd i Drlvi&i di Teodorico, perché le nationi civiti, perché to ttampa con- delta libérale ti accorgette di guello che tuccede nella cotidetta repubblica itet- ticana. "A aire la veritd WilUam R. Hvartt ed i tuoi giornoli, che jwr vi tanno diré Ir ultime notitie di cronaca del pianeta Marte, non te ne tono accorti an- cora, ma 6 proprietario di tante miniere, di tanti aeri di terreno, di tanti tehtavl, al Mettico, WilUam R. Heartt chr ti capitec che abbia altro da fare in ouciitu mnmrnto di criti." LUIQI OALLEANI. ritoxACA NOVYEItSlVA, anno IX, num. 3. Penque, Lulgi, Oalleani stesso ammette, anzi afferma spontanea- mente. che la stampa borghese ha tútto l'intereaae di nascondere al pnbblico la veritá sui motl rivolu- -aionarii che si svolgono nel Messlco; it direttore della CRONACA SOV- "VSRSIVA ci dice spontaneamente che il signor William R. Hearst, per il semplice fatto di essere proprie- tario di tant° miniere, di tanti acri di terreno e di tanti schiavl, nel Mes- sico, na tutto il tornaconto di nas- condere ai lettori del suoi giornali i fatti riroluzionarii che, nel Messlco, dannoggiano i suoi interessi di capi- talista. Le notizie che questi ci da sulla rlvoluzione messicana debbono essere fondate sulla verttá che s'im- pone ad ogni costo, e se difetto han- ño, se ai devono emendare, vuolsi correggere la temperanza soverchia con la quale egli, o megllo i suoi giornali ne parlano. Vale a diré, che a* i riroluzionarii messlcani che com- riattono nei campl di battaglia sonó, seeondo i. giornali del signor Hearst. ciiiqLi|emila, noi siamo p'Uori.j^'jU a v.."«jcJre joé"Tní'SCuzlónaií. sbuo~sét~ tenalla, par lo meno; ae i giornali ia parola ci dieono che i riYoluxtonarli uü^opriano le haciendas, noi, sem- l>re..B*rr la stessa ragione accennata daU'inercritlco Lulgi Gallean!, ab- biam» diritto di credere che i rivolu- klonaril meatjcani hanno fatto di piú. OrfHM, ecco questa setttmana il fac-slmlle di un telegramma che il .LOS AÍÍQBLB8 EXAMINER. glorna- le -QoMdisna del signor William R. Hearst; pubblica oggi 12 ottobre. Publilichlamo il fac-slmlle por cos- tringere i san Toinmaiio a tocen re con proprlu mano la verltá, per met- tere gil osttnati detrattorl della rlvo- luzione messicana con le spalle al muro, perché non si possa dubltare che atiesto telegramma lo abblunio inventato noi. II telegramma dice che Zapata e alia dlrezlone di SKI.MILA e CIN- QUBCKXTO ribelll I qualt hanno sosten uto tina battaglia col federall che «'• durata tutta la glormita tiL «ili- bato e purte della .lonienlca.. n. s. che ne son ristiltati clrca quattro- conto niorti; che i ribelll hanno rl|K>r- tato vittorla e controllano Morolos, Puebla, Oaxaca e parte di Guerrero, quattro Statt importantl. II tele- gramma dice ancora che i ribelll di Zapata hanno tagllalo I lili telegra- fíe!, túinno tagliato le coniunlcazlonl ferroviarie con ia capltale, clttá di Messlco, e che il Consigllo del mlnls- trl si é rlunlto d'urgenza per dlseu- tere la sltuazione. Ora domandlamo no!, non a Lulgi Gallean! che ha diniostrato la sua malafeje lu cento modi, ma a quel compagni che dubltano ancora aul- l'eslstenza della rlvoluzione nel Mes- slco; dopo la lettura del fac-slmlle del telegramma che noi pubbllchia- mo in queste colonne, é piú leclto II dubblo? E" o non é Innegabile che nel Messlco si svolge una rlvoluzione che non é né proflrlsta, né reyesista, né maderista, ma proletaria, essen- zlatmente proletaria? La rlsposta non puo essere equi- voca. Ógni persona che non ha In- teresa! InconfesHublll per negare la delle Autoritá locall. Oli altri hanno rlvoluzione proletaria meBsIcana, de- ubhundonato la cittil in attltudine os- la speranza di sopraffare ve, davantl alie prove Inconfulablli che noi mettlamo alia luce del solé, e alia atregua della lógica dello stesso dlftamatore della rlvoluzione messicana— Lulgi Galleanl — conve- fucili e truppe con i ribelll. L'IMPARCIAL, confermando 11 telegramma del quale diamo plft so- ttle, portando seco cavalli, munlztoni. "A causa dell'aumento coBtante del p r a 11 fac-simile, scrlvé. numero del magonlstl e delle loro "i ribelli che combattono al co- scorrerle per le campagne, i mormoni mando di Emilio Zapata nel sud della ñire con noi che nella nazlone vlclna abbandonano giornalmente il Messi- nostra RepubBlica, dopo di avere es- II popólo continua la rlvoluzione. non co dlrctti per gli Stati Uniti. ínter- proprfato le haciendas di Morelos e vlstati da alcunl reportera, i magonis- di Puebla, hanno incominciato ad es- tl hanno dichiarato che essl non per- propriare lo Stato di Oaxaca. L'ulti- polltlca, ma sorlnle. E 1'RXAMINKH non é la sola fon te alia quale noi attlnglamo: abbia- segultano I mormoni perché sonó tali, m a hacienda che hanno espropriato é mo settiiiianalnn'nto ttittl i giornali ma perché nell'anno che al piiblilirano nel Messlco. dlola- essl che denunzlarono mo tnttl, e nesHiin fogllo messicano ha messo ancora In dubblo la rlvolu- zione soclale IBKKIII. tnttl Invece ne parlnno genialmente e avvertono 1908 fu roño i liberali di Casas Grandes, Chin., a Porfirio Díaz; perché nel principio della rlvo- luzione dtretta da Madero furono i mormoni I primi ad aprire il fuoco che la borghoBla 0 in grave perlcolo. aulle guerriglie di liberali, perché di Anselmo Sánchez riflutano di de Ma 1 lettori non pos»ono pretendere ancora oggl essi st schlerano piú che porre le armi. "La Padrera," nel Distretto di Hua- juapam. Centocinquanta federall sonó statl inviati a Tejuplico, nello Stato di Messlco, per disarmare con prepoten- za i maderisti che sotto la dlrezione che noi diurno settlmanaliuente 1 fac- gli altri con le autorltá." Hinitli di tutle le notizie che pubblica la stampa borghese sulla rlvoluzione messicana. I mezzl finanziarit di cui disponíanlo non ce lo permettono, né lo consenttrebbe la nostra dignita di pubbllctst! onestl e "La spedizione del federal! coman- dan dal capitano Villarreal (da non confondersl col traditore Antonio Speriamo che questi sapranno ac- cogliere i federal! fraternamente a fucilate. II PALADÍN dá la notizla che gli di auarchlci sin- damas Villarreal, N. del C.) contro i liberali abitanti di Cosautlan, nello Stato di che sonó apparsl nel dlntorni di Al- non ha dato ancora alcun ri- Veracruz, si riflutano di pagare ogrl e qualsiasi imposta al governo delle La censura del (. verno alia stam- pa ce pin che ma< rigorosa, ma cl<1 nonostante questa settlmana la stam- pa messicana non 6 scarsa di notizie sulla rlvoluzione. L'IMPARCIAL el Informa che, no- JUUUAo pratlco.. I ¡fliexall cantlauaw^^tato o della Repa a commettere attentatl contro la vita (jn indlgenl di Chiapá^continuano le e la proprietá, senza che rlescano a sbandarll." IL PAÍS ha da Naco, Son. "Trentacinque soldatl d' guarnlglone si ammutinaronu nostante le Inforniazlonl ufflciall che giorno Intlero. fino a quaado, ctoé, assicurano alia narlone che nello Sta- arrtvarono rinforzl di truppé che po- to di Sonora regna la pía perfetta terono ridurll all'ordlne." tranquillltá, il suo corrispondrate L'ordlne sigAlfica per il speciale dice che un cerío Sjcobosa, bldtenza, rassegnazione, truppe a combatiere senza tregua. Sul loro contó la stampa capitalista della ca- pltale racconta fatti orriblli, dicendo questa che quei selvaggl, prest da sete di 3i fe- sangue torturano e squartano 1 pro- cero padroni della sltuazioneper un prietaril che hanno la disgrazia di ca- pitare sotto 1 loro artigll. Noi cre- diamo esagerate queste notizie, ma se puré é come la stampa borghese, PAÍS ub- per metiere in cattiva luce 1 ribelll, chlavitú. vuolé affermarci, i proprietáHÍ non 3 MICM3 Federal's Leader fieceüled; Supplies Cut Off ¡ Cablnet Calis Meeting <arS*MÍMO*M* U K«w Y«rk, thntt'tí MKwHttt, iMfHt la tka WwM.) MÉXICO CITY, Oct. ».—Completa re- porta o( th« batu* of AxchUpaa Indícate tliat the Zapata forcea are la full control of thré* «Utos ln soutbern Htxlop. The outbreak has aeeumed ttie proportlons of a revottitl^n. A terrina bettle ls In prog- resa ana the Cablnet la hóldlnr a «pedal soaslon to conaldcr the sltuatlon. 7*p«U oaa «600 mm at Axchlpan. He Ifft fiOOO BMn to mect the fedérala epd too» a forcé of 1600 aroiind the federal»' ri'.ir, cuttlni oK the. latter from thelr liaae ot eupplle* at Cuernávaca. Tbc fedérale «rere attaeked at both front and renr. General nuerta wai recalled to. thl* cltj bj Uadero and as a reenlt the fcuerals.nrc pracllcally wltkovt a leader. Zapata haa aelaed threé townn nbau- doned by the fedérale, and eomplctply con- trola Mótelos, Fnebln, Cazaeá and u piu-t of Guerrero,. four lmportunt .xtntox. He bns aleo cut all wires nnd atopiinl nll rallrond trafflc lietween CuerpaTuca and thl* clty. The nnmlMMr of dcad ln the battle ot Satúrdey nlght nnd Kundüjr la now placed at *00. U N n UAC OTW CU AVI fc« alia dlrezlone di un numero non tras- Ancora una volta gli ammutlnatl no- hanno1 da fare altro che abbaadonare curabile di ribelll. scorazza le cam- no stati sopraffatti dalla forza de; li W terre che per molto tempo hanno' paajne sbrattando I leglttlmi proprie- oppressori taril e arrolando ron fortuna sempre nuovi ribelli fra I peoni. "In quanto al magonlstl — dice quel corrlspondente—moatrano una attlviu che mette In serlo Inbarasao ma rlusciranno sempre deteauto tiolentementé, e i ribelll; lor signori a ristabilire l'ordine? non avranno piú ragione di Perché non si decidono ancora a ris- squai f rll. Del resto, chi ha la bac- tabllire l'ordlne fra i ribelli di Za- pata? II libérale Reynaldo Rublo, aila le autoritá statall. Un forte numero testa di numerosl ribelll, controlla c ni eral a Ce has Arma home of st di essl, a cavallo e bene armati, é apparso nel distretto di Altar. I cittadlnl prominentl sonó coatrett! ad abbandonare i benl e lasciare lo Stato per mettersl in salvo dalle aber- razloni di quel haaditi." I yaquis sonó ancora in arml e non accennano ad un armlstiilo con le autoritá, anzt dIcono >di avere res^ pinto le proposte del signor Madero e che dacché si trovano in armi han- no pensato che megllo é non abbas- 11 Distretto di Rosarlo, Son. chetta tn mano se la gode. Ierl era- no 1 borghesl che squartarano 1 peo- ni; ottd sonó questi che prenddno la rtvlncita sn quelli. Sonó avveantl moltl scontrl fra gil Negll ultlmi ammutlaamenti av- abitaati di. flan Fernando, Chlcoasen, venuti nella clttá di Meeaico, 11 po- Cnsaapals e Chiapa de Corzo é le oolo percorreva le vie BTidande truppe federall, con un rtsultato di "morte al blrri; abbasso i gendarmi." moltl morti • ferltt. Non c'é che diré: 11 popólo metal- I federal!, ammaastrati daJI'espe- cano nutre per l'Áutorit* un rispetto riensa haano declso di rltirarsi tulle grandiasimo. alture dt Tuxtla Gutiérrez, abbando- Lo stesso rispetto lo hanno maní- nando 1 borghesl alia vendetta del festato In modo aingolare I coscritti diaeredatl. Slcché 1 borghesl per di- f. fendersi ai tono armati e organlzzati militarmente. Tutta la stampa é concorde nel dir- ci che 1 peoni stanno giá lavorando di Torreón, dov» i rappresentantl del Governo, scortati da un forte nu- sarle e continuare a combattere sotto mero di sblrri erano andatl per arro- la bandlera rossa che promette Terra lare 1 giovanl nelle forze rnrall. e Liberta. I futuri difensorl della Autoritá per contó proprio le terre eapropriate I soldatl federall che erano stati accolsero I blrri con una calorosis* dalle forze di Zapata. SI pratlca 11 Inviati da Cananea, Son., per combat- sima manifestazlone di simpatía: a comunismo nel seguentl luoghi: tere i yaquis, hanno disertato ln mas- sassate. Las Bobedas, Jojutla, Tlalqnilte- Ba dichlarando' al loro comandante Nelle principal! clttá della repub- nango, Santo Niño, Ciruelo, Chllte- Cabral che non lntendono dt usar le blica mnltisBimi opera! sonó in seto- pee, Huehuepiaztla, Tecomatlan, Te- armi contro i ribelll direttl da Esco- pero, parte di essl per aumenti di sa- huitzingo, Tulclngo, Axutla, Comat- larlo, parte per aumento di riposo, lan, El Esfuerzo, Zapotitlan, Santa parte per miglloramenti diversl. Barbara, Santa Catalina, Axochia- A mano a mano che componlamo il pan ed altri luoghi. movimento soclale messicano, la ' In un artlcolo di fondo, EL DEMO- Posta el porta nuovi giornali. E noi Bplgollamo. II DIARIO ci informa che 11 movi- mento rlvoluztonarto di San Juan bosa perché Blmpatlzzano con essi. Queste notizie sonó state rlconfer- mate da un funzlonarlo pubbllco, I'arnmlnlstiatore'del Governntore. •'" IL DIARIO pubblica: ,"In Oomez Palacios, Dgo., trecen- to floldat! maderisti che dovevnno eBsére llcenziatl, non hanno voluto deporre le arriil. fntta eccezlone di pochisslmi, ! quall si Bono rasBegnatl incremento, n derorle dopo le plil belle prometaé que! luoghi CRATA, parlando della sltuazione económica, política e morale della Repubblica, dice: "II signor Reyes é scappato las- Coscomatepec, Ver., prende un serio ciandoci negll imbroglt; II presidente II Governo manda ln si afflda alia lntelligenza e al buon numerosl rinforzl di senso del signor Madero, e questi dá naaamuuuaoN 3 prova di bnon aeaeo enlamando a sé 1 capí dellYserrlto a laaclaado le truppe abbandouate a *4 ateaae, rema comando, tenza dlrettlva. tn baila dalla forte rlvolutlonarle che crea- cono ocal (torno ptd di numero « di audacia. "Zapata, al dlrerte alie nostre ^ir- le e dobblamo eeeergll obbllgatl wj el usa la cortesía di non farcl visita qul, nella capltrle. Nel glorno delle de- zioni primarle I>K1I mando ln questa cittá ottocento uomlnl per roiniwre ic urne. Sara forae per avvlaarci che domant ne mandará mllleaelcento per rompercl le teate. I yaqula lerl al contentavano di demandare le tér- ra alie quall dIcono dt aver dlrltto, ou l , armatl di bombe di dinamite gvertolano la bandlera magonlsta. la bandlera roaaa, e vogllono Terra e Liberta. Ma tutto cid non costltulace un perlcolo per la nasione. II Qo- verno mantiene la pid aevera censura sulla stampa, qnlndl la Repubbllca .'• salva. EL PALADÍN acrive: "II slgnor Madero deve estere mol- to soddlsfatto della ana rlvoluilone. Egll é Tero che ora é proprlo quella rivoluxione che lo afierra per II eolio e tenta di atronarlo, ma non Impor- ta: "La rlToluzione é la rivoluxione. "Egll avrebbe dovuto pensare pri- ma di armare l'indiano che questo, eatraneo alia rita política, non avreb- be inteao la rivoluxione come la In- tendeva lui e che era come mettere la paglla accanto al fnoco daré al peone un fucile e una bandoliera ple- na di cartuccie. "Prima della rivoluxione el pesava aullo stomaco 11 glnocchio dt piombn di Porfirio Dlax, é vero, ma oggi, do- no la rivoluxione llberatrlce, el pesa aul petto il peone con la bomba ac- «esa In mano. Non sapelamo fra I •due malí quale ala il pegglore. Sa sírcelo il atanor don Franciaco I ma- dero?" II L. A. TIMES di ocd. gtavedf i t , ha un artlcolo feroce coatro I mem- bri della OlunU del P. L. M. ln Loa Angeles. L'articollsta dice che la REGENERACIÓN 4 un attaaUto alia liberta dello svtluppo pacifico del po- pólo measleaao e un taaatto alia el- vliU. B conslglia i] Oovarao Fedé- rale di metter la mano an qneato covo di bandltl che ael aome ai atople cri- minóse coeantottaao coatro la patria, coatro la aaxioae oesetale, coatro ti progreaao coatro la clvtttft, coatro l'v- maniti.Bahm! Non dlmeatlehlamo che II TIMES £• di proprietá del famlgerato Gen. Otia, multimillonario, proprietarlo dalle hacleadaa che clrcoadaao Tl- juana, e del rMtajglo tteeeo; hacien- das e vlllaggio che I liberal! ehbero nelle maní a «he apogliarono aaaaa riapetto par Tarea tanta dalla proprie- tá. Qnlndl 4 lógico cha ogat OUa ae ne vendlcht ttogandoel estotro la Gtunta e eolleotUndo la (orea peí li- beran. Ma la forca che egll aellaclU per nol aperlatao eaa dovrft atrvire par Impicear lui e tuttl 1 rettIH tari aaoi. Intanto la rivoluxione tegua la ana mareta aaceadeatalé a dlapetío di tut- to e di tuttl, e questo a aol beata per farcl rldere degll Inaultl del rabbioal ipercrlticl e delle minaccie degll im- potentl Torquemada. Ora ci permettlamo di domaadare: I fatti che abblamo appreao dalla atampa borghesc e che rlproduclamo wsuxá eaageraxlonl la qneato numero, tono fattl, non opinión!: fatti che milla hanno da vedare col programml o con le Utruttoni ai rlvolaalonaril. Da essi rlsulta che. 1 peoal, nonottante la loro lgnoranza, nonoataata U loro fanatismo rellgioao, nonoataata ti de- termlnismo piú o mano storieo che nella bocea o nella peana dt qual- cuno si cambia in ciarla preauntuota e inutile, i peoal nteaslcaal. dlciaaao. *•*«« etpropriat», hanno afrattat» «a moltl luoghl I ¡irporletertt e Wrvo- **•» per contó proprlo la térra. Da- vaaU al fatto coetplate aoa c'4 da dlecuUra, Ora el dicaao l eompagal: reaproprlasione della térra cottltult- en o aaa toatitulsce aa fatto jone en- tra aeU'orblU della rlveluslon» su- élale; cha 4, anal, 11 capoaaldo di que! cha al enlama rivoluxione social»* Nol aoa el álamo mal permeeel di 41ra che I peoal meaalcanl aono eo- clallell-anarchlcl. ma aul fattl com- platl rtconoaclamo che esal cose Un te- mente o tncosclentemenle hanno Inl- tlato con la pratlca la rivoluxione so- cial* e percld meritano tutto l'nppog- glo. l'aluto d'ognl rlvoluxlonarlo sin- cero. Negare i fattl per negare a que! rlbelll la proprla solldarletA. ul- tra a non estere opera anarchlca é, aecondo nol, oliera reaxlonarla. degna di ognl dlsprexso. La Commemorazione di Francisco Ferrer in Los Angeles lerl sera, venere! I 13, ebbe luogo l'annunxiato maas meetlng al Ilur- bank Hall per commeniorare II mar- tlre della llbert*: Francisco Ferrer. La grande ed elegante Hala era uro- mita di publillro compoHlo In garn parte di Meimlcani ed Itallant. oltre ad Ebrel ecc. II non tro compagno W. Ow<>n. re- dattore della sexiune tnglesu di HK- UENKRACION. vecchlo di nnni. ma sempre glovane di fibra, aprl II meetlng con un 1*1 discurso «tilla vita e su I le opere di Francisco Ferrer. Parló uol 11 compagno l̂ -wln. <>r- gantxxatore dell'I. W. W., enlusla- mando II pubhllcu. II nostro R. K. Palacio» liarlo In llngaa tpagauola aplendtdamente. CI place di rlportare fedelmentc II «un- to del too dlacorao perche 1 noslrl lettort coaoaeano quall aono le Idee che laformaao la vita e le opere della famtglla meaalcana di REGENERA- CIÓN. "Viva U ScuoU Moderna. Quemo fu II grlrto che salf riall'anlma di Francisco Ferrer quando dalle boc- che di dodlcl fuclll partlrono 1 proler- tlll che gil troncarono d'un colpo la vita in Montjulch il glorno tredici di ottobre del 1909. "Viva la Scaota Moderna! Sf. viva questa acucia che Inaegna agll uoml- ni a pensare col proprlo cervello; che viva queata tcuola che dlstrugge dal cervello umano la somma di preglu- dixtl che le claaal privilegíate coltl- vano a tengon viví nel popólo perché 1 dlagraaiati non ai rlbellrno e non achlacclno lo tfruttamento e l'oppree- tlone. "Pere> coma far virare la tcuola moderna la an ambienta cha le 4 oa- tile? Coma farla vlvere te tutta le forte della reaalone al oppongono ad "Fraaataeo Ferrer Guardia aoa fu aaeaaeaaate par arar preso parte alia Rlvalaalaae del Lugllo 1»0» la Bar- eénaaa, ata par educare l'unentta alia toctetá aaova dove non.ti avranno ata rleehl a poveri, arlatocratlcl a peblei. "Ah, sogno generoso d'ua uomo intelllgeate a buono! Perd contra queeto aogao ci levano da per tutta la partí I pugni iroal degll uomlnl del Clero, del Capitale e dello Stato. Coatro qneato togno al schlerano le claaal privilegíate col loro eserclti di pollxlotti. di aoldati e di funxionaril, diaposte a mentenere I loro privllegli col ferro e col fuoco. La Scuola Moderna non potra vl- vere mentre estatono il Clero, l'Auto- rlta e II Capitale, mentre estáte II mexxo brutale che aoftoca tuttl i sen- tlmentl sani, tutte le asplrazlonl oneste. Sari possibile fonda me OKRI una, doman! «n'altra: perú (piando II numero di esae comincla a diventare Importante la borghesla rlcorre alia reazlone, mtovl Ferrer cadono e bag- nano aol loro tanca, generoso altri claco Ferrer Guardia. 'Come mano ««o 1 leader*, "e nol farenwt 4MÍ» Montjulch. eacogito l'educazlone dell'lnfanala a* le*fl che proteggeranno 1 foníf deUt "Contro la torta non v'4 altra ar- fondo la Scuola Moderna, dalla quale Unlonl dall'lngordlgia del cap»*!)»» ma cha la forta. Cosí aol HberUrll doyevano usclre uomlal e donne eman- Fu formato 11 Partlto dal Lavoro. mastican! IntendlamoMl problema to- elfaxl dogal preglaoltlo, attt » » O" <>P4raJ maadarono 1 loro laadata cíale. Contro l'oppresslone, la rlbel- glonare e daral contó della natura, della »1 Parlamenta, a le leed furono pro- llone armata; e la rlbelllone tempre, vita, delle relaxlonl soclall. Nella Scu- *»** •» approvate, non Untojjerené tenace, enérgica, accompagnata dal- ola Moderna ti itimulava nel fanclullo quarantaclnque operal andarairo a l'eaproprlaxlone. Kra l prolaUrll che l'ablto di Investigar» e raglonare per- '*' P*rta della legislatura, ma par il lavorano la térra col fucile al flanco, che non accettaaae clecamente 1 dogml »ran malconUnto popolare contro la frá gil operal che ammlstrano le ln- rellgloel, polltlel, aoclali e morall col decitione tcellerata del *»>"»«> ái dustrle armatl e prontl a dlfendere quall al deturpa 1'lnUlllgenza dell'ln- •°P,m eennaU. La voce di quel rap- l proprll dlrlttl, aostenute dalle co- fanzla nelle acuole uttlclall. pretantantl del Partlto del Lavoro munltá possono vlvere le scuole mo- "II clero spagnuolo vedeva con día- n o n ••'•ebbe stata ascoltaU ln Parla- derne. gusto l'educazlone lmpartlU dalla Scu- m e n t 0 , e n z a " «n*leonte«ito «marale •Questo (• II aten» del HberUrll ola Moderna; 11 clero apagnuolo che m»° l f"' t ' t '> Í!Í.P?rí^i»ri«.M M mes-lean.. Questa 4 .'Idea che acca- é tempre 11 clero di Lolol. . deinn- » < ^ »«»• >•»!**^IpaU leggl rexxano I nostrl frute... che sosten- qul.lxlone .1 propote di dlatruggere 1. <*? g " ^ °f„ÓL nel ood^ , r , X gonone. Meaalco la Bandlera Ros- Scuola Moderna e 11 tu Fondatore. B » i « ™ ! Ü T ".-"?' ^ V ^ sa al grldo di Terra e Liberta. vi riuacf, aiflne, "Per quaato canimlno nol llbertarll messlcanl vlnceremo. Nol non sper- modo perfetUmente légale, non ti al lamo nel secoII per ottenere l'emancl- lotUnava di una linea dalle garantir pazlone económica. I noatrl flgll hanno fame e non pungíanlo aspettarc tanto sangue costó a quel popólo; non che l'nnianltil sla lwne lstrulta per- usava la fogza, la violenza per conie- cha II nostro pane sla asslcurato. gulre 11 sogno comunista. Ebbene, 11 "lo sonó un fervente partlglano del- cadavere di Francisco Ferrer proclama l'azlone dlretta. Sonó un lavoratore. a tutto II mondo che la liberta pollti- si prima che 11 Partlto del Luvoro . , „ . .» 4_ a veste rappreaentanti ln Parlamenta, L'opra del Ferrer era condotu in. ™"" •"; • ma quelle leggi non andavano ln vi- gore perché 11 popólo non pensava a le della costituzlone apagnuola che a p ' • _._».. . . • I rappresentanti del Partlto del Lavoro hanno fatto in Parlamento una sola legge che vale un Perú: la legge che garantisce la pensione agll opera]. ,, , Ognl operajo Inglese che ha la lio «peso nel! offteina. nella fabbrlca, ca é una menzogna Infame, che per la B T e n t u r a d l y l v e r e fino a s et t a n , a t t n i nella niiniera, dovunque si Rfrutta il vía pacifica si va sicuramente al mar luvoro dell-operalo 1 miel anni plu tirio, non alia vlttoria che i dlseredati ^ ^ " 7 ¿mprT"büon""cTttadiño be I. So percld quale é 1 interesse necessltano. ubbldiente sempre a tutte le toggi, e iti'llii tula c.asxe. Dalle lotte prole- "Nol messlcanl non neghiamo lec- mrlo alie quall no preso parte ho ap- cellenza dell'educazlone razionallsU; preHo che ognl niezzo pacifico é lnu- perü abbiamo compreso, dalle lezionl Ule. Contro la tlrannta non c'é che della storia, che lottare contro la forza un mexxo: II fucile. senz'altra arma che la raglone é rlUr- "Rlcordlamo con affetto Francisco daré l'avvenimento della SocietA Ll- Ferrer; pero che II suo martirio, u bera. compagnl. serva dl salutare lezlone a -Le classi privilegíate non permet- ¿ ^ 0 * 7 1 1 fuTura glioVioso".^""^. noL e»«, el Inseguí a non aperare le- teranno mal che 11 proleUriato ala ,,„ a j o , , e s e „ d a r e g o d manclpazlone dal lempo, ma dall'a- istrulto razionalmente, perché cío dan- zlone. A mezzo della rlvoluzlone ti neggla i loro lnteressl vltall, ínteres- puo fare opera dl educaxlone. sl che prosperano sull'lgnoranza e sul "Questa (• sinceramente la mia opln- pregludizlo della massa. ione. Credo che n.'tanm governo della ed é stato abbastanza stupido da Ittac ubbldiente tempre a tutte le leggi, premiato con la munifleente pensione di settantaclnque soldi alia tettima- na. Védete bene che i rappresentanti del Lavoro hanno saputo dare agll operaj imbecllli l'emancipazione a set- tantaclnque soldi la settimaiu- ditfatto dei fruttl del parlamenta- rismo. II lavoratore inglese puó estere un conservatore cocciuto, ma non í tino „ . . u . - . C o m p a K n i ' c h e la , u o r t e d e l M a e í t r 0 seloeco. Una pensione a tettant"an Ter a parnirttern mal che I. Scuoh! .^» a convincere i pacifltti che per nl> , p a t t o c h e , l a , t a t 0 M l n p r e uaK lazlone tenace, vigorosamente «Nite- d w . m o r t e al privilegio, per far che n e l c l e l o > B r l l 7 u o l e l a l a a c t a m . nuu e onesument,- appllcau, dar» al- 0gnl estere umano tía una pereonal- ^ j ^ o r a C o g l h a gbbandonato II lumanlU lamancljaxtaaa económica, Uá libera, é necetsarlo fare uso della , u o Kta6 d l f a c j l e emandptóo.«. r política, soclale e mírale." tan* e prendere a meato dl atea le m - K 0 d . n a pontica e ha rlpotto 1: II dltcorto del n.*tro compagno fu rtechezte che la borghesla detiene, s n a attenzIone con vigore rtanovat. accolto da calorosl applautt. romperé con esta la barriera che di- au'axione dlretta Parló ptd agll IUlani il redattore dl vlde gil uomlnl dalla llbert*. Cotí rt „,„<, a T u t l recentemWo ; questo supplemento "La rivoluxione che 11 Partlto Ll- d u e ^« ,«0 ,1 tcloperl del la*orátorf Preséntalo dal compagno Owen, par- berale Meatícáno fomenta attualmente d e l m t r e e ¿ej ferrovleri. Mal si éra- lo Rlccardo Flores Magon. nel Mesalco 4 baaaU tul convlnclmén: BO a T n t i slmili tcioperí ln Inghíl- Dlamo fedelmenu qualche parte del to che la ragfone, tanza la torta, 4 t,,^., tuo discorso: una pá»l!u«xa abbandonatá alie furia N o B c<é i e l J o n , migllore dalla pra- "Capluie. Autorit*. Clero: ecco 11 della raaxlone la pin brutale. Párelo t l c a n ParUmenUrlsmo ha falllto Cerbero che guarda la porta dt quaato J libertar» mettieaál son ti arran- j ^ ^ . pn^, e tptagara gli operaj ta- grande carcere che al enlama Terra, nono, percld tottána tanta tregua, g¡Mi n # í r a n g ü i delUatlone dlretta. L'eseere umano, tanto orgoglioto. Unta Pare» ti mantengono andad a gag- Tjutiíirtmno gn oaeraj amerlc» ai pretenzloeo. Unto superbo dei tuol co- '?•'*• I n P ,#dI • Inalberano la Ban- BU'etp^tienta del loro cuginl d'oltre tldatti dlrlttl, delle tue pretee» llb»rt», *•«* Ro*»* *•>'• rirandlcatloni pro- oe^no» o vorranno, come lo seloc cae altra cota non é non ua galeattp, ••*»rta, mentre gil Idomtri tperano ^ d r t l a tvroim, esperimeaUte esal un caroerato, aumaraU. matriootato fln d a l í««potl ;l'a1amoBlnn d'ná bricciolo , 4 , , , , a íaliimanto? da quando viene al mondo, toggetto a a l *•••• "*•*• *«**•**. ííígTatlatli J A T F0X_. un regolamento vergogaoee ehe 1! chía- c h e h a n , l i o " d l r H t 0 d l P'r«,<,<»«- t«*«o-" ma legge, castígate o premiato aecondo .. I l •»"«I«B« »• «*»?•• '™ í" »PPhitt»i la tua ablliU ael violar talagga la « P*bbMob che mandó 11 saíuto af- tuo profltto e a pregtudtsto degll altrl? f e t t u o a o a , , a »»•»<»'•» o*»» »»Wlé "ÍMer viv Mmrith» eNer >ri»Son<«ro, ¥ , t t ! r a* «>«,In<í«»«»*«e moderna. mi dlceva apesto quel martlre del pro- ~ leurlato la cut viva «templare di abne> , _ gaxlaaa e dl* aacdflolo ha traaelaate Un ti noblll yroleUrll ad.lulUrlo. In- undo parlara dl qual glovlne martlre di 114 l . - . H - ^ l l l l . l II aaeetiBC ti chinee fra gil apptaual IL COLERA [Cont dalia prima pt«i ] —Mario! —Matnma!—riapaae aaa vota 4! faa- chillo. É 11 ragaato ti ilaaaM verte lo apar UUo della canntat, maatra lt» madre ParecchiTaani or tono'un gludice P">*«<««»a "•. ™J"*w?«*?*>if Janot. Praxedlt G. Guerrero, 11 primo , n g I e t # rilenM c h # l e aniooi o p . r a J . • convuleo le braccla al flgliaalo. Si libertarlo mettlcaao che ebbe l'audatla p o i l o n o estere considérate rasponea- «°»»-»«l*«»o e slngMoaaarot»» tente dl lanclare la prima volU nel Meaalco b,H d e l d a l m í cj,. u n 0 popero pU6 POtertl dlre una parata, Sl.latclar- 11 grldo fatídico dl Térro e Liberta. arrecare ad un Industríale o ad un o n o c o r t : La Terra e 11 carcere, plú ampio aaaal commerclante. Non sl tratta solUa- -Coranlo maauta! delle carcerl che conosclamo; pero car- to del danno che puó riaulUre dal ~~ s u buoao Mario! cere al flne. 1 guardlanl della pri- sabottaggio, ma della perdita degll M t •*Bt,TO nrataadameaU aataraos- gione, sonó i gendarml e 1 aoldati; 1 affarl anche. L'idea di quel gludice , 0 ' * da* en0T* teatlTO sallrnti aaon- carcerleri, sonó 1 pretidenti, i re, gil « «jamunemente conotciuU ln Inghil- t«n«amenU alie labbra 1 vertí di Hela: Imperatori ecc; i comlUtl di vigilan- terta per "the Taff-Vale decition." • • - • - - •• •--— •*•-• za, sonó le astemblee legislativa. L'appllcaiione di quel criterio fu "La gleba, la plebe, la massa disere- un colpo feroce alie Unlonl, e avreb- data, sonó i carcerati, obbligati a la- be tolto ognl potere agll scioperi vorare per mantenere con 11 loro su- ognl volta che le Unlonl operaje dure l'eserclto di funlzlonarll di cate- avessero avuto danaro in casta per gorle diverse e lá bnrghesia rapace e pagare 1 danni arrecatl dallo tclo- ladrona. pero agli Industíiali o commereiaatl. malattla ohe torge dal grandl centrl "Liberare TumanltA dl tutto quel che In tal modo >le conduionl delle di miseria, che sl svlluppa dal audl- contrlbuiBce a fare dl questa Terra una Unlonl erano pessime. Che cota res- clume e si comunica per contagio coas valle dl lacrime, 1' li> scopo di tuttl I tava da fare? «na facilita tpaventevole alie .persone biioiii e ííenerosi: fu lo scopo til Fran- "Mándate noi al Parlamento," dls- a cui le prlvazionl lndebolirona 1 «Me- Maledetto 11 buon dio! Nol. lo pre- gammo Ne le mlsere nottl, ai freddi laveral: Lo pregammo, e sperammo, ed aapet- tammo Egll 11 buon dio, el tazló dl tchernl. II colera 6 una malattla soclale, una ItKGKNKKACJON «fcl M í a dlgesttone. la qwatt periodl d'epidemla, le autorltil, aparéntate per la proprla e per la salute delle loro rauílglle, spendono dlaordtnatamente pIQ dt quanto avrebbero ipeao In nio- mentl calmi • normall a preven I re II m.-ila. Dalle autorltt sanitario al go- remo, in tuttl 1 loro attl, si senté II poso i ba il coraggto media di 75 casi al glorno. II colera non E Son Tre di una spia Regeneración M 4 Loa iJ»<al»t) C"*» u * *• *• Tatttos»: I m A 1*M Enterad M ••eaaéVClaas nsatter Cal. Uoo, almeno ln apnarsnsa,. la loro as- minata dalla preienxa plraxlonl certo esuberantldal misero come Cravello. confine, per quanto dlca l'innocua Questo é 11 fatto come ci risulta lert- restrlzloue mentale che a parlar trop- dal racconto di testlmonll ocular!. Dlai. II slnlstro agente degll Statl ^ a p e r t 0 e troppo sinceramente eiisl • * • Unltl, da un ventennlo domina • ti- r a n i n o abbandonl e diserilonl cala- Fllippo Perrone, il calunnlatore ranneggla. da vero dlttatore, II KM- m | t 0 ge; ma perche nn dftile prime della Glunta del P. L. M.; Fllippo sico. Durante queito periodo di avvlHaglIe, la loro solldarleta col, Perrone, il dlffamatore della rlvolu- ^_ __ ¡rdl'üna^ponsablt'ita'cbe naaaano ««"<« n o n v*n a I"*»"1"»' n o n i y h « madorlatl hn autorlzzato 11 sospetto zione meBBicana; Fllippo Perra». " ^ i M © 7 e ¿ I*e II coran lod l c o n e u a r e c o n una t e r M B 0 f e r t , 1•• n o n v h n r l c c » m l n l , r * che contro lo aapiraslonl llvellatrlcl, che all'Amerlcan Federation of Labor " « • * " • 7Tcaii al «lomo il colera non CB« n o n , l * | , " H , * U n e , l e m n n l d e l del programma masslmo, almeno, il giura di combatiere 1'Industrial - — e «acora atato ufflclalme'nte denuncia- «P»»' 1"" amerlcanl. se -1 toglie I o r o liberalismo non fosse tutfuno Worker. of the World e.A questa or- to Solo i nretl hanno alxato la voce <l»» l cne P'««>1» concesslone fatta al c o n q u e l l o d G K l l a„tlree!ezionlstl, ganlzzazlone a«erma di non apparte- eer far sentiré la aiusta vendetta di «P»tallstl «n*1*»1' Rermanlct o fran- c o n q u e l l o d , p r n n c | g C 0 I. Madero. . . nere all'Amerlcan Federation oí La- nío Alia Hi.n»r«,inn» ««i .lia morte ce"1 e «>u a , c h e n , U e r * el4""»»!"» »c- Potevano d'altronde averia cotesta bor; Fllippo Perrone, che alia CRO- ii J~ * , ? , * * 1 n ^ t e cordata, tanto per fnrll lacere, al ca- f e d e , NACA SOVVERSIVA scrlveva le cose i V 3 u . o n . d T a ^ I m a T e r - »"»»»" " ' • « n u o » ' "•»»»' ° f ' ; , No. certamento. I compagn. di P « luslnghiere per Riccardo Flore. gtorimparUtl dal coll. di Monten.ro. 8 I a " « < » v a •"• » n K«°™o »» a t r o REGENERACIÓN sanno quanto nol Magon e a nol personalmente promet- c l f t l . f a S S c u e s t a v o l t . " S e n - '» n o , U l a d » Washington . n . u n . 1 . . - c h c , a r l v o l l I z l o n e , , m o v l m e n t l rlvo- teva in presenza di testlmonll di for- - * £ r - "-? , . . ; " - - . . . . . . . te ai quattro ventl l.nnesslone del . . . _ . . .„„„ . „ . , „ „ .lrci le prove che II Magon é in mala- •SCaPOGt ir. w. AWsoBasneaU f 1.0» ".*'...... OJ» listero speee peeíali ia pié. Gli Abboaaraeati al pagas» aatl- ata dalla (ática e dalla nota di un quattr Messlco agll Statl Unltl, quando, a luzlonarll che sonó le tappe Inlziali, l'uomo buttando due •sseri inquallfl- i*ll«frinatá.o- ael momento ln cui la - ™ "" —" - - " " ' " non si creano ex nlkllo ma sonó la »•*• <Pr°v* che n o n í o n v e ° u t e J * cablli sulla Terra: l'uno ln Plemon- S e ^ o n ? ^ n d e r r d . . r . . t o de. col- ™r™±.**™ dfA ° - * ^ T l ! -I»*—« « ««ntl p,rlodl di form.zlone tutVoggi); ™ P P o „ ^ ^ ^ ™ ^ te, l'altro in Sicilia. della nnansa, norse alia flne dell'anno ln salla aventurata clttA. da una for- ™v,'~ """•— "~ """ "" e di un'inflnita di causfsMntrlcate o te^larlnno sparaU tre coípl di can- d e c o r í o v™«™ »• M » d e r o • " • "* comples.e che non .1 improvvlsano, «'«cíale dell'eBercito «ess'cano ta«a saranno sparau tre co.pi can u M ^ m b a n d e d . t a g o r t | p r o c l B . ^ ^ ^ , m p o r t a n o „! contrabban- »«"bro influente del Clrcolo Made- mandosi presidente della repubbllca d o e d e „ e q u a H ( , ¡ i u í e .,a p r o p a g a n d a rista di questa cittá; Fllippo Perrone, intimo di un certo Manuel Rodríguez, Q a u e a n t e Pallzsoló. Che coppia! none; e gil abltanti potranno cosf rl- plegarst in ginocchlo per pregare e rln- graziare Iddio. II panorama di Llvorno era lenta- mente scomparao d le tro I'orizzonte breve e nebuloso di quel crepuscolo e- sangaa; il piróscafo e maestoso verso Napoll rispntlvo angosciosamsnte il sofflo micidiale di quell'lmmane sciagura, outro cui, il prete. eternamente botte- salo, ha imposto il sarcasmo d'una beuedUione. U. BAMBINI. Lazzaro Stava 11 ritto fuori della baracc:i, mezzo inebetito, insaccato nella magllu .— ._ r - - r - „ „ „ , DOPO UNO SPASSIONATO ESA- messicana. con programma antl-rlele- & g e m p r e „ c o e f n < . l e n t e m e n o señal- " sotto-pancla di LulgL Galleanl, non M B D E L L > O D I B R N A VBRTENZA sionista. E da allora gil scontri. va- b „ e , a d o t e rmlnante meno operosa « s t a t 0 d a n o 1 distúrbate mai. GALLEANI-REGENBRACION, THN- rlt per rlsultato, fra le truppe fede- | n c o n f r o n t o a | m p n o d e , f e r m e n t | as- E 8 » ha sproposltato su soggetti di- A F A R p ü B B L I C O I L M I O PEN- aue. crenusco» e- "*" d "" e , l e d * P o r n r , ° ™" e ' 6 b a n" BKIU!. posltlvi, Irreslstlblll che gorB„- versl davanti al pubblico messlcano DICHIARANDO: LA MÍA fllava o^Te«Tero d * d e | ? " " , , o r t t K u l d " U d a M n d e r ° " K»»"" aobillatorl dallo sviluppo spas- •« italiano, e nol non siamo a^dati g o j ^ ^ ^ m ^ . M 0 R A L E E MATE- ian.il- meníL io ««ulrono c ° " «» crescendo continuo. m o ( ) | c o d e „ e f ( ) r 7 p p r o d u t t l v e i d a I l l l mal a disturbarlo; ha tentato di sol- R I A L B A R E G B N B R A C I 0 N DI LO» .apon, memre f M e n ( | o , w n d „ r e , a bllancla delle vlt- g | , , e U t a organlzznzlone delle piü raf- l e v a r e l a c o l o n l a c o n t r o d l n o 1 • p a r " ANGELES, CAL.; ED IN SEGNO DI torle dalla parto di quesrultlmo. finate f o r m e d , Rrr„ttamento in cui la B e n d ° } a v o c e °h e .n oj . a 1 b .* ,*™°.;**. PROTESTA RIFIUTO DI RICEVE- RE La Cronaca Soworslva, BEN- CHE' PAGATO L'ABBONAMENTO TUTTO GIUGNO» 1912. GREGORIO BERNARDIS. 2648 Salmón St , Philadelphla, Pa. Per qualche lempo rinsurrezione coaUztoTic di t«it11 glTIstltuti di tut~ diaclogllere la lócale Sezione SocialiB apparve nórmale. SI credette che t | gU e i o m c n t | d l t u t „ gU ¡n t e r ( ! S s l ' ta con l'lntenzione dl cambiarla in Madero fosse anlmato da sentimentl d o m | n a n t | a p p a r e Cf>gf , . , . , , , ¿ ^ Clrcolo di S. S., e noi l'abbiamo las- . ™ * . - " ' . d indipendenza. che volesse cloé ta- l n c S l , r a n l l e a g l l s f r u t t a t , c h c nl1Ps. ciato dlre con la speranza che si sa^ A N U U r A l u ques-gllare corto colle pretese del caplta- „ s n l n r r | t n O R n l f e d e n e i n m p o s s l _ rebbe stancato. Ma Fllippo Perrone listi americaai. frustando ln tal mo- , ( | l o fi,anlr<)pia d e , c a r n e n c l e n e I , . a s . invece non ai é stancato e non st do gil intrl-íhi dl Díaz, e gil Insortt g H n , a p r ( ) t o z l o n P d e ) { H , g t l t u t l r e ¡ , . stanca. Egli che ln San Francisco raarciarono unlli e decUi alia lotta. Rl(JS, e p o , u l c | c o m p r e n d o n o n 0 1 i prese da Galleanl VENTI DOLLARI Ma fu una delusione breve, perche d o v e r p o n t a r e m c h e g u l ] e l o r o f o r j ¡ e per venire quí in Los Angeles ad os- una parte degll Insortl, I liberall. non m> Cl>r(.ar H „ ,„ e v p n l 1 a , o r o s f , l a g l i r ; l tacolarci, vuole mantenere la parola sadicla che gli faceva le grinze «i.í «» | , d » r o n o a d a.-corgersi che il multl- OKf,( (l ,„ ,,,„„„ „ b P r a ¡ ¡ | o n e ( I o m a n l data al s.io don Rodrigo, e, fatto au- milionario Madero non faceva che (,n(l s l l n a V | o ] 0 I ) t a (nRtruzloni' dl tutto l , a c e dalla nostra prudenza, mlnaccia per gil stinchi sottili; guanlava la cajni>agna squallida, taciturna, ratirls- *_atn da qualche scheietro d'albero erto íii.-rt delle nebble basse, sotto l'uniltll'a angosciosa del cielo; guardara, e clen- t:-- ,'St-eccfef-*l»avcva -in. bruitu lilc- cicora ai fame. hí. baracoa coperta <ti lendoni molli dl pioggia, II accanto nella penombra, sembrava una bestia eaorme tutta d'osaa e dl pelle rien- trata. Non aveva mangiatoda un glorno: gli i ttlmi bocconl di pane se li era ln- .rolai la mattina II flgliolo, quel moa- triciattolo umano dal cranio calvo e rígonflo come una zueca enorme; luí il ventre l'aveva vuoto plu della gran casRaVstt cui' picchiava dlsperatamente perché la canaglla accorresse a pagargli 'in ftoldo per .quel miracolo dl flgliolo. Mu- don si védeva anima viva; e II hrmhó'se de Stáva M. dentro glttato su'uif mucchio di pr ini cencíos!, con le 'plceole garabe 'raggricfclate, tutto testa''batteadd i dedtl' nel rlbrezzo della febbre, mentré I rlmbombl gil da- vanovapaslm1 alie temple. Dal cielo scuro veniva gift un'ac- scimlottare 11 ministro Thlers, com- batiendo l'aviirlatii dlttatura l'orfl- riaua, d-»l Nain.l.'Diie III messlcano. Entrambi hanne decisa la cessione del Messlco al governo di Taft, coma Napoleone e Thlers avevano declsa la cessione della Francia alia Cer- níanla. Da questo momento fra gil insortt é nata la sclsslone, i "liberal!," come I comunallstl pariginl, comprendendo che non v'ha salute per i lavoratori messicanl ln una rlvoluslone pura- r n n t i rt Vii. o n mente nazionalista. hanno osato pas- sare oltre la contesa nazionale, ed II présenle ordine ándale. Ll'IOI QALLKAN'I. Cronaca SovviTsIva, Anno IX, •uní. 33. La turĵ e opera cTun sicario Invítalo dal i'mnitnto degll sciope- H H. Co.. II compag- no «ostro Vittorlo Cravello ha assis- llto parecchle volte alie rluniont degll hanno inalberato i| vesslllo, rosso de- s c l o p e r a n t | p e r tncoragBtart- gil ope- gli espropriatori della ricchezza su ciale per reoderla di dlritto comunc, di unirla a pugni. Insnninia, Fllippo Perrone cerca la persona che gli rompa il grugno e . . . I'eccetera * * * Intanto i compagnl considerino in qualt condiziont noi siamo. Slamo a questo segno: che prima di uscir dl casa dobbiamo assicurarci che non abbiamo diménticatb di prender con nol qualche cosa che serva a dl ten- dere! dalle Insidie del sicaril del slg- nor Gallean!. Sicuro, del signor Gallean!, abbia- mo detto, e lo sosteníanlo. Luigi Galleanl, parlando con un compagno dl Nuov'a York sur contó dl Caminita e Cravello, ebbe l'lm-rai di Ungtia Italiana a resistero nella , ., , lotta-Ingagglátu'con' í'Vamplrl della hanno levato alto sui campi di batta- C o m p a s n | a f e r , . o v l n r l a e n o n t v a d l r o prudenza di dlre: "Que! due n, rt glia II grido fatídico, eha-lu pura del , p r o í r í l eompagnl di lavóro di altra c W " a "a«8c-a in Los Angeles." TERRA E Ur lingua. Dunque, egli non pote'ndocl vln- cere con la rágtone, non potendo'cl rlvoluzionarll russl: BERTA'! . • Che le due formóle: TERUA E Appuratólodl turpe sicario P'"^ > , d u r r e ¿ 1 8l|enzlo coi, ía verit*. tén- LIBERTA-, possario avere sni campi P° Perrone. * sanondo che II nostro u d l s o p r a t t a r C , c o n ropera" d e l s i - del generoso Messlco. ia loro-«>agBlo- C r a v e " ° andata tutto solo a qnelle cario. Cosf fece con Emilio Vocchl- re appllfiazlone sotto l«glda superlo- nlonl e sen.^altra armarte la proprla n | „ q u a , e p e r ó g e p p e m e t t e r e c o , re del Comnnlsmo' Anarchico. coscletaza si pbrtú Domen lea scorsa g u o . p u ¿ n o d > a c c i a i6 a p5gt0 non 1 sol- Tala-é la si^rartín nostra e dl a l Lnbor Ternplí nella ri.mtone degti t a B & ,, gIca¡ i |1' d e l - G a T ) e a n r m s - I o < , u e r u | ? 0 l a tP*'^* ¡ waa«*. rabblosa; q u a n t l uveráto»! haano • possente "lí «cióperantl Hc<íqmPáínato da dtie stessó Galleanl. L'uom'o "grosso' e rhesate&ni-deKAt di luí. ,. panctúfo'ñoh dlmentifclíl che quandó Dppo qhei.l^postro compagno Cra- Emilio Vocchlnl ando a trovarlo'*tn che a'inMtravj .4a ,pa£s 4uttoi; ahe ar- eulto della liberUí rivíiva alie mldolle, che metteva II uialessere nel sangue. í cOIpí* detía grancassa per quella LUIGI-GALLEAN!. Cronaca Soworslva, Anno IX, num. 21. •-•.Vi Í-ÍÍ vello, che non'é û i fecondo oratbre, casa cbl propositó fermo'dl St'r'gU un m a c h e sá parlare' alia' buona con pato d< cazztítti, Galleanl, s"ápé'ndó mólto buón sénsp, Invltato sampr.e che col Vocchlnl Vera anche 11 pérl- dal Cóniitato, diSBe poíhe parole ai e o i 0 dl prenderé un palo "dl rlvolve- immensa tristezza dl crepuscolo au- .. tnúüaFé si perdeva'no senza eco, e Laz- ' 1 i-, • V •!'"ÓÍBÍ zaM picchiava, lí, rlttó', lívido, irrlgl- y'é, tra i rari compagnl messicanl P°ch! itállahl presentí, Fllippo Per- r a t e ; non si presenta e fece dlre al- dtto, flecando nellombra gil occhl «peclalmente, chl si illudessé come il roñe, con Tarta d'unplccloitu di sgar- Cárnico' nostro, dalla flgliola suá: eóme'pér divorarvl qualche cosa, ten- pisacane alia vigilia dl salpar per ™ che vuol far carrlera, salf la trl- " p a p a ha detto che venga quando deudo l'orécchlo fra un colpo e Val- Saprl, che al Messlco la rlvoluzlone bu'ná'e scalmanandosl come un for- n o | saremo adultl." . . . :". tro se ma! gil glnngesse anche un uno m 0 rale si fosse inlziata? che all'ln- «ennato si mise a grldare cho Cravello ttei sícarli si serví puré nélta ver- d'nbbrlaco. Si voltó due o tre volte g.rrezlone comnnque, si potesse Im- non faceva parte dell'VJnione, percló tenza col Berratl, provocando l'uccl- a guardare quell'ignoblle atrácelo dl prlmere- un carattere, una dlrettlva »** andavá a quel nieeting aveva senza g | 0 n e d e i povero Ella; del sicarli si carne vívente, che anelava la per te- rlvoluzionarla? o si potesse anche dubbio uno scopo losco, essendo II B e r T i n e n a polémica con Truebla di -rrá,- 4 s'incontrd ln uno sguardo dl soltanto sülle torblde e losche com- Cravello una spia e un blrro. Barre; del sicarli si serví nella ver- dblore supremo. petlzlonl d'ambizloni e d'usure sver- Naturalmente Cravello protestó tenza con Santoro; de sicarli Noli si vedeva nessuno. Da nn vi- gonate levar ascoltatl, oggl o doman! contro quella ealunnla, ma Perrone, si serve oggi nella polémica con nol. coló scuro sbuo l'ombra dl un cañe; non monta, la voce del templ nuovi anzicché documentare le aecuse fatte Ma questa volta il don Rodrigo di passo lesto d'lnnanzi, a coda bassa; a costo dl suggellarne l'affermazione ln pessimo Inglese prima e ln cattlvo Lynn, Mass., al romperá la zueca. i>of si fermo dletro la baracca a roslc- coll'olocausto? italiano pol, si scagllo contro il nos- Vedr*. chlare un osso trovato chi sa dove. La La slnceritá vuole che si dlca che tro compagno col pugnl sul viso, e . . . Alie sue provocazlonl noi rlspon- graucassa tace va; folate di vento mull- non vi cradeva nessuno, neanche la tutto flnl a parole per l'intenvento dlamo documentando al lettort come navano le foglie morte, sotto le queros: Giunta rlvoluzionarla di Los Ange- del presentí nauaeatl dalla condotta e qualmente Lulgi Gallean! « una pol sllanzlo, e nel silenzio, 11 roslc- les, neanche 1 compagnl Messicanl dl provocante del Perrone; II quale usef vergogna per Vercelll, una vergogna SfrUtÜM* chlamento del cañe, lo sgocclolare del- REGENERACIÓN. dalla sala spallegglato sempre dal per II Plemonte, una vergogna per l'acqua, a trattl bimiio, rantolo come tagllata. D'ANNÜNZIO. chinda nal campo strettamente poli- puo permettere cha questa Tutti coloro che non hanno pagato finora il loro abbonamento sonó pregati di farlo al pin* presto. Noi non vogliamo nessuno, ma íriantoío chiñso dal ""ríoñ"perenV essl stassl rlpudilno suol messicanl, e"grldando sempre l'Italia, una vergogna per l'Buropa, n e p p U T e V O g h a m O C S - iome di una strozza col tltolo anodino di liberall, cha che egli fa parte dell'A. F. L. e non una vergogna per l'umanitá. « f n i r r a t i Tt'ANMirM^io chinda nal ramoo strettamente noli- pud permettere cha questa sta conta- La natura ha voluto dlsonorare 5 C I C S l T U l l a U . r1563.pdf r1565.pdf r1567.pdf r1569.pdf
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