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Regeneración N 14 14 de Octubre 2011 [Sección Italiana] - Nora Salinas Sandoval

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Heaeneración 
fiodomadario Itivoluztonarto 
Kcdattorc: Ludovlco Caminlta 3<*gígS|kO 
SEZIOffE ITALIANA 
14 Ottobre 1911. 
Liberta', Eguaglianza, Fratellanza 
Come é lontano ancora l'ldeale! MI-
raggio del deserto, illusioue della step-
pn imnutgine d'una stella brillante sul-
la superficie d'un laso. 
OU uontinl sonó statl sempre sepa-
ran dalla Terra Promessa da un abts-
so serna fondo. Come colmarlo? Come 
giungere alia rldente pianura che o-
gnuno di noi vede nella parte opposta 
con I'occhlo dell'lmmaglnazione? 
L* arabo acetato rede un tratto 
agltarsi molto distante le palme e fus-
tiga il suo cammello per giungere piu 
tiga il suo commello per giungere pi(l 
egli avanza e piú l'oasi retrocede. 
Sempre la stessa distanza fra luí e 
I'illusione, sempre la stessa. 
I difensori dell'-ablsso sonó statt 
sempre le preoccupazioni, le trail i-
zloni, il fanatismo religioso, la legge. 
Per colmar I'ablsso gil uomlni pii*i gé-
neros! vi hanno versato II loro sangue 
attraverso i secoli, ma esso non ó colmo 
ancora, quel sangue non ú ancora suf-
ficiente per annegare le preoccupazioni, 
le trádizioni, il fanatismo religioso e 
Jaleare. . 
Le grandi rivoluzioni hanno avuto 
per objette queste tre parole: Líber-
» t ¿ Eguaglianza, Fratellanza. Queste 
, lifóle'Jiann» jtjyirato ̂ sprltje,, In cauto 
band. j e , e ^entiñala di mlgliala *d¡ 
uómini son morti nel cámpi di battag-
lia pon - esse incite sullo labbra. Ma 
l'abisso non é colmo ancora. Per-
ché? 
Percbé neasuna rivoluzione si é pre-
oecupata seriamente della Eguaglianza, 
ene C- la base della Liberta e della Fra-
tellanza. 
L' Eguaglianza davanti la legge che 
fu la conquista della Rivoluzione Fran-
cese 6 una menzogna che la coscienza 
saederns, respinge indignata. Le rt-
velucionl hanno bruetato sol taño la 
Mparficie del passato. Si possono 
laceadla** tuttlglf-albert di*un bosco, 
ma-se-le radie! rrmangonti intátte, esse 
ternaho a Vegetare, t é Rivoluzioni 
sonó ' state- - incendii - superficiali, non 
han distfutto-fe radtd del marr sin 
ciali; esse non hannd brúeiato la causa; 
zaa ütí éfléttt.v Di questo errofe sóno 
statl eofpeToll i-cosldaettitápi. -'-
-1 Cap! sobo statf seiripre menV ráol-
cali deglr úomlnlche essl hannt»*pr«= 
teso di dirigere. QrieWo fenómeno'Inv 
la su» raglonVf(isserrnel potere* che 
e stató* loro' coníerfírt. nd *Msogflo" fft 
comandare chte'11 potere svilúppa ih' 
Per non "perderé la Itfró poaizldne, ! 
Capí lñoderano il proprlo radicalismo', 
lo cosaprimono, lo dtsfigurano, 'é'vitano 
gil nrtl irlóletitl con gil Interie*í'con-
trarll, é sa per la natura deñe cose 
stesse l'nrto é inevltabile é la lotta ar-
maU una necessftil, i Capí procurano 
sempre di regolarsl ín modo ene la 
loro pbsiztone non sí esponga aií un 
pertcolo grave; e concíliano tanto' 
qoanto gil lnteresst della rivoluzione 
con gil' Interessl di quellí che domt-
nano, ottenando cosí lo scopo, che. é 
quello di dimtaalre l'lntensltá deH'nrto 
• la durata deUa lotta, ed otUnere up 
trionfo pid o meno facile. 
V Idéale! V Idéale é ancora 
piú lontano dopo queste lotte di nanl 
che puliscono la superficie e nulla 
pin. 
Percló nonostante del mangue sparso 
# dei' sacriflcll di mlgUai*. di uomlni 
géneros! attraverso 1 secoli. a dlspetto 
déllc parole Liberta, Eguaglianza. Fra-
tellanza Inciso In cento hundiere, le 
catene della schlavltn sonó tuttavla ln-
tátte, la socleta si divide in classl, e la 
guerra di tuttl contro tutti 6 cosa nór-
male, légale, onnrevole: cosa che la 
gente sería chisma ordine, che i tiran-
ni chlamano progreito, e che gil sehla-
vi, acciecatl dall'lgnoranza e isttiptdltl 
da secoli dt oppressloni e ingiustizle, 
venerano. e sostengono con la loro sot-
tom lesione. 
E' necessarlo estlrpnrc la radlce del 
male. I Capí srmo codardi: i Cap! 
non vanno a fundo della questionc. 
L' impulso rlvoluztonario Inclanpa 
sempreTonlro la modenizlonc di quellí 
che si clifamauo Dtrettori, ablll po-
Itticanti. se si vuoli*. ma senza splrlto 
rivoluzionario. Per fare opehí vera-
mente rivoluzlotmrin e non opera di 
politicauti volguri. di ronmrrentl al 
piibbliri ulftcli. si di-ve metiere valoro-
samente la niauo sulla proprletá terrl-
torlale; perché fino a quamlo la Terra 
continúen! ad esserc proprletá di po-
chl mentre vi sonó millón) di esserl 
umani 1 quali altro non possegguno che 
pochl palml di térra per ripoearvl quan-
do saranno motil; nientre, i poveri cojj 
tínúeritnño a .±.*c*tv la térra per 1 
loro padrón), qualsiasi rivoluzione non 
dará altro risultato che un cambiamen-
to di padroni, padrón! nuovl forse pid 
crudeli di quellí che si sonó spodestatl. 
La rivoluzione k imminento. Da un 
momento all'altro il telégrafo annun-
zierA al mondo che il popólo messicano 
e in rebellione. Ult attentati della 
tirannia sonó qiialche volta pin brutall, 
qualche volta pid cfnici. Porfirio Díaz 
é pazzo. Egli non si contenta di fare 
uccidere gil uomlni su!tanto; ma fa mas-
sacráro anche le'donne con l'ordlne di 
abbandonarne i cadáver! alla'far/le deg-
11 uccelli di rapiña.' La Vocchla Bes-
tia precipita' la rivolnzlohe e di qnesta 
ápprofltteránho gil amüiziosl se !1" po-
pólo non prenden! posBesso della Terra.' 
"'Libertad 'Egiiagüanza, Fratérnlta: 
tí»' bélle' parole' che ¿' nécessnrlo edrtí 
vertiré In fre bel' fattt. lMcít'lam<V nol 
rívoluzronattr,1. íá' manó ' soj>ra 'JpSésto 
dfó-clfe si ch'áímá ""dirltío oí proprietit' 
tferTTtBfltle," ' e proclámfatho' che 'la 
TeWasW'Uerfúár- v ' 
8(f"si Ta''á'-spargíre(8ánKueVcl
I¡é sia 
a protltto del' jopólo. Spargcr sangue 
per elevare un candidato alia presiden-
zá'deTla ftépubblica.'b un delirio, per-
ene 11 male che atfligge II popólo mes-
sicano'non si cura col detronlzzáre Díaz 
e mettere al suo posto un altro nomo. 
Supponiamo che 11 citta'dino II pid 
' onorato.il plrt buono dei messlcanl trl-
onfl per mezzo delle arml ed óceupi il 
posto che anualmente oceupa II plrt 
perverso e il pid crimínale del mes-
slcanl: Porfirio Díaz. Quel che po-
tra fare quel buon nomo non sara 
altro che mettere in vigore la Costitu-
zione del 1857. II popólo, per tanto, 
avra il dlrltto di votare, il dirltto di 
manifestare liberamente le sue idee; 
la stampa asm, avrt mordacchla, 1 Po-
terl della Federazlone saranno lndl-
pendenti l'uno dagll altri, gli Statl riac-
quisteranno la loro sovranltA, non el 
saranno pid rlelezlonl. Insomma, II 
popólo messicano otterra quella che 
si chisma liberta política. Ma avrft 
con easa la felicita? II dlrltto di vo-
tare, 11 dlrltto di non-rlelezione, II dl-
rltto di scrivere su qualsiasi materia, 
II dlrltto di rlunlonc, l'indipendenzadel 
Poleri p»<ra»iJio dore pane, attoggtu e 
i'i's/ilo al popoltiT 
Lo dlclamo ancora una volta: La 
liberta política non i/i¡ da mangiare al 
populo: e necesBartn conquistar la li-
berta económica, base di tutte le liber-
ta e senza la quale la liberta política 
6 una sanguinosa ironía che converte 
II Popólo Sovrano in vero Sovrano da 
Burla, perché se In teoría é libero, ln 
pratlca é schlav». 
E' indlspensnblle, ilunque, esproprl-
are 1 detentori della Terra e dar questa 
al popólo. Allora sf che questo avrá 
pane allora sf che man potra chiamar-
sl libero; allora con uno sforzo mag-
giore, noi el avvlcineremo all'Ideale 
cho vertíanlo lontano perché i Dlrettorl 
non han suputo o non han voluto dls-
aboliré la lagge fuitn per dlfendere 
questo delitto che si rhlaina proprletá 
terrllorlnle. 
K' llovere, senza ilubblo, parlare con 
tnini'hc/.za. La espoprlazlone della 
Terrn da parte del popólo sara un uran 
passo verso l'ldeale • li LlbertA Egung-
llan/.u e KruternítiV l'n gran passo 
solíanlo; iier<"> erazlc ad esso II popólo 
avra l'opportunita di u.sufriiire del-
l'educaxione che <K>vrA porlo in grado 
di elevsrsl e cos.ituire' una societ4 
rtusta e sívln.*)"* '""ti e soltantoun», 
bella illusiuue. 
Se non si avanr..\ ralorosamente per 
II cammino del. i libertA económica 
non si fa opera t >a. La liberta non 
pud esistere nienir-' esistnno leggi che 
una parte della socletA Ha créate per-
chel'altra parte li obbedlsca. E' fa-
cile comprendere c ,p nessuno fa delle 
leggi' contrarié ai suo! interessl, ste-
comc sonó i rlcrhl che fanno le leggi, 
queste non possono rlsultare che tutte 
in fnvore <Iella closse abbtente'e con-
traríe agii Interessl della elasse prole-
taria. Rico perché >a légge non riesce 
che' dlfflrllm'enle u molestare un rlocO; 
Tuttl I nialanni eeonnmicl c polttirl pe-
sano sulle spalle del povero.' f̂ e tasse, 
nonostante l'appnrenzn sonó págate es-
elusivamente dal povero; 11 contingente' 
p>'f reserclto' si' recluta éscluslvámehte 
frá rproletarll; nella'cásá fmbbfica non 
si degradan o \é H'gllo flélla horgh'estti, 
ma déi proletárli. Non po'trehbe neca'-
defé' diversamente.' Sareb'b'e a'sstirdo 
pensare che i rlcrhl potessero far le 
le¿'gl coiilro di foro Btessi. 
Purt in tall conrTtztciríl eslslcre 1'Egitn-
glianza? Soclnlniente l'eguaglianza é 
una chlmera sotto II reglme attuale. 
Cóme'))o8sonol,l rlcchl esserc egttoll al 
poveri? Né nei portoniento, né nel ves-
tire, né nel modo di vtvere la elasse 
povera pito esser parí alia ricca. II la-
voro del povero é Tilde e fatlcoso; la 
sua vita (• tina serle di prlvazionl e di 
angustie prodotte dalla miseria; le sue 
dlstrazlonl sonó limltatlssime: l'alcool 
e l'amore. Non puo parteclpare al di-
vertimentí del ricco perché costano 
molto danaro e perché non ha neppure 
vestiti che gil permettono di mischiarsi 
alia gente elegante.; 11 suo modo di 
vlvere non gil ha perroesBo di farsi 
delle maniere distinto; non puó nep-
piMft assletere alie grandi opere mnsl-
call e ai grandi lavorl drammatlci per 
che questl squislti godlmentl lntellet-
tuall rlchiedono una preparazione ar-
tística e letterarla che non possono 
avere 1 poveri obbligati fin daU'lnfanzla 
a lavorare duramente per guadagnarsl 
il necessarlo adresistenza, 
In qnanto all'eguagllanza davanti al-
ia legge, 6 la pid grande frode che g \ 
asplrantl al governo della cosa pub-
bllca possono offrire alie moltitudini.. 
Se soclalmente non 6 possibile l'cguag-
llan/.a fra due classi social!, non <¡ nep-
pure possibile politicamente. I elu-
did debbono dlchiararsl in favore dei 
rlcchl e contro 1 poveri nel pronun-
zlar le sentenze; l'esercizio del dlrltto 
elettorale rlsulta dlretto, orgaoizzato 
ed esercltato dalla elasse dominante 
che ha tempo di oceuparsene; ai poveri 
non resta altro diritto che metter la 
sebéela nell'urna elettorale col nome del 
candidato sceUo dal direttori ed orga-
nlzzatori delle elezioni, slcché rlsulta 
che gli elettorl eleggono al potere quel 
tall che sonó statl anticipatamente e-
letti dalla elasse privilegíala; il dlrlt-
to' di manifestare liberamente le pro-
prte idee non puó essere esercltato dai 
poveri, perché essi che non hanno po-
luto Imparare a parlare e scrivere cor-
rettamente Bono costre''! ad astenersl 
dall'iiso di questo diritti, ainien'» in 
pubblico, slcché di tale diritto pront-
ta saltanto la elasse dominante. Se 
si passa tn esanir la lista di tutti i 
diritti pollticl, si viene alia eonclu-
stone che i poveri non possono eser-
citnrll, perché costrettl come sonó a 
de'dlcnre tnttu il loro tempo al lavoro 
pesante, non possono disporre di un'ora 
sf>la ner l'esercizio dei loro diHttl po 
litlei. 
Fratellanza? Che fratellanza puo 
esistere fra !l rteco e il pezzente? Le 
disuguaglianze economlclie e politiche 
fanno della due classl social! due ne-
míche IrreconciliabiU Tuna dell'altra. 
Gil abbfenti non possono nutriré sen-
timen to di benevolenza per i dlseredatl 
nei quali vedonn una costante mlnaccia 
alio sfruttamento tranquillo delle loro 
rlccbezze, mentre che i poveri non pos-
sono nutriré sentimenti fraterni per 
I prlvtlegiati nol quall vedono i proprií 
oppressorl e sfruttatori. Dunque, an-
tagonismo costante, qiierela mieimlca 
hile, lotta a volte sorda e velata, a voitc 
apena e deeisa fra le due c Ijsst sdcíall 
lotta che díl vita e (orza ai scrittmenil 
di odio, e vendetta che non sonó gli 
elementi che possono 4oMltjuir£ i ' N 
gami di fratellanza defta í)ua!« ídairi' 
elano 1 moralistt che prelendono concil-
lare tlrnnnl e vlttlme. •.¡Ma questo non é 
tutto. Vi é tuttavla qualcosa -ancora 
che Impertiste ugli esserl umanl di a-
marsi 1'un l'altro' eotne fratelli. La 
lotta per la vita, che, Ivergognoso con-
fessnrlo, rlveste negli iesseri umani lo 
stesso carattere di brutalitií e di fe-
nicia che neglt animall Inferior!. 
L' egoísmo impera nelle relazloni fra 
gli uomlni. La specie umana, non ed-
ucata nella solidarietA o nel mutuo ap-
pogglo, si disputa il pane in seno alia 
stessa famiglia, come I corvi affamati 
si disputano fra di cssi il diritto di 
rosicchiare un osso. Questa é una ve-
ri t A in tutte le classl social!. II ricco 
invidloso della rlcchézza dell'altro ric-
co, gli fa la guerra per aumentare le 
propric ricchezze a danno del ricco a 
luí prosBimo o lontano. A questa gue-
rra BÍ da, con ipocrisla il none di 
concorrenza. II povero dalla parte sua 
é nemlco egualmente' dei suoi fratelli 
poveri. Egli vede un nemlco nell'altro 
povero che cerca, stretto dal blsogno, 
di vendersl per un prezzo Interiore. 
Se succede uno sciopero non mancano 
poveri dispostl a tradlre i proprii fra-
telli ed oceupare 1 postl degll sclope-
rantl. In tale stato di cose la fratel-
lanza é un sogno, e una conseguenza In-
evltabile l'odlo di una elasse contro, 
un'altra, degll individui d'una tUs?» 
contro quelli della stessa elasse: la. 
spaventosa guerra di tutti contro 'Ktti 
che dlsonora la razza umana e rltarda 
il divenire di quel giorno d'amore e di 
giustizia sognalo dagli uomlni pin gé-
neros!. 
La Rivoluzione sta per scop; laiv 
Tutti, lottatori e non lettatori, stUmo 
per essere trascinati dal grandioso aiuv-
imento. Nessuno potra restare incif-
ferente all'urto tormidabile. E' v.̂ ce». 
sarlo abbracclare una bandlera. ;;•• si 
desidera semplicemente il cambio ri i pa-
droni, vi sonó i partiti, fuori del libé-
ralo, che lottano soltanto per a ver.' na 
nuovo Presidente e vice-presldente: pe-
ro tutti quelli che desiderano fare o>.-.ra 
rlvoluzionaria davvero, opera proforaU 
e grande in favore dei poveri, debbon» 
venira nelle file Partito Libérale, K -
grupparsi sotto la bandlera egualií:iri;v 
di questo partito, e uniti strappi-i'';n:o 
la Terra dalle man i dei privilegiati ;er 
darla al popólo, avvicinandocí co-i t-
l'idealo di Liberta, Eguaglianza e l'< k-
tellanza da noi sognato. 
RÍCCARDO FLORES MAGO\r. 
S Ottobre, 11110. 
—L'artlco'.o che kbbiamo q,i¡f s » 
pra riprodotto non é il migliór eo-
mo"" a t *'» Te' menzogne e- Ir. .-<• 
lu,,.i.e che il slgn¡¡r Lulgtu . .allean. 
per fin! iuconfessabili propaga c - i 
la piú manlfesta malafede contro Tío 
surrezione magonista, come lácMif in 
lui? Quando egli viene ad attéViuai--
ci con faccia di bronzo che'ti pW-
gramma dei liberal! níesáícánt do» 
vuole l'abolizlóné détia t5'rop'ríi|B" W¡-
vata, dell'Autorlta, della sfrut»m»n-
to, e che si limita al rlpoSó !%lbU¿o 
del settimo giornó, non áDDlirmo"l»fet 
rágione di gridargll súl rritfdcíí-Ktlffá-
matore, calunniatore, 'trüditóre'!dei 
proletariato? 
' -• > ltCGENERACIOX 
;]V'«''i ?,"i i¡b\ ''' 
!l 1 Cólera 
eitté A Viro 
io, tehilvotai 
piróscafo salpava dn < >-
ancora la ñola moi *;>;>? 
dello scirocco lento, polveroso e terri 
bilé, che fin dalla martina aveva s'.uo-
htato e (Usordlnáto i miel poveri cervj. 
II solé tramontava dletro un teaue 
strato 'di piccole nubl Bbiadite: HU 
solé paludo e triste, come una cosa 
che muoré d'anemia. Lontano, fia. !u 
nebbia leggiera, scurgevo il magniOco 
panorama di verdi e pittoresche rot 
Une: Salvtana, Monterotondo, Anttg-
ñamo, Montenero. Fra Salviana e 
Monterotondo, indovinavo il sanator-
io, centro di dolore e di morte, in cui 
durante la spaventevole epidemia fu-
rono raccolti a centinala gli sventurati 
colerosi. L'n giorno vldi passarv '< 
carrozza contumaciale, ene trasp<>. . 
va in quarantena, a villa Mugnai •> 
cune donne convalescenti. Fuori dei 
cancello, sulla trada blanca e polverosa, 
una ventlna di persone attendevanoe 
domaadavano ansiosamente notizie di 
congiaaU e di paresti ricoverati nel 1»-
zzaretto. Quando la carozza fu sulla 
strada, una donna ancor glovane, col 
corpo fuori dello sportello, dopo aver 
girato lo «guardo su quella povera 
gente inebetlta dal solé e dal dolore, 
gridó con forza disparata: 
(Continua in 3. a pagina) _ $ 
%, ¿M vX 
RaaBimiAcioN 
La M m Sotóle nel 
"01 voleva un'intvrretione, occorrevá che quetUmmmttone trovatte for* 
tuna alia propria audacia, e ene Dio» avene nelta to* racen *H Ohepultcpec gU 
incubi cd i Drlvi&i di Teodorico, perché le nationi civiti, perché to ttampa con-
delta libérale ti accorgette di guello che tuccede nella cotidetta repubblica itet-
ticana. 
"A aire la veritd WilUam R. Hvartt ed i tuoi giornoli, che jwr vi tanno 
diré Ir ultime notitie di cronaca del pianeta Marte, non te ne tono accorti an-
cora, ma 6 proprietario di tante miniere, di tanti aeri di terreno, di tanti 
tehtavl, al Mettico, WilUam R. Heartt chr ti capitec che abbia altro da fare in 
ouciitu mnmrnto di criti." 
LUIQI OALLEANI. 
ritoxACA NOVYEItSlVA, anno IX, num. 3. 
Penque, Lulgi, Oalleani stesso 
ammette, anzi afferma spontanea-
mente. che la stampa borghese ha 
tútto l'intereaae di nascondere al 
pnbblico la veritá sui motl rivolu-
-aionarii che si svolgono nel Messlco; 
it direttore della CRONACA SOV-
"VSRSIVA ci dice spontaneamente 
che il signor William R. Hearst, per 
il semplice fatto di essere proprie-
tario di tant° miniere, di tanti acri 
di terreno e di tanti schiavl, nel Mes-
sico, na tutto il tornaconto di nas-
condere ai lettori del suoi giornali i 
fatti riroluzionarii che, nel Messlco, 
dannoggiano i suoi interessi di capi-
talista. Le notizie che questi ci da 
sulla rlvoluzione messicana debbono 
essere fondate sulla verttá che s'im-
pone ad ogni costo, e se difetto han-
ño, se ai devono emendare, vuolsi 
correggere la temperanza soverchia 
con la quale egli, o megllo i suoi 
giornali ne parlano. Vale a diré, che 
a* i riroluzionarii messlcani che com-
riattono nei campl di battaglia sonó, 
seeondo i. giornali del signor Hearst. 
ciiiqLi|emila, noi siamo p'Uori.j^'jU a 
v.."«jcJre joé"Tní'SCuzlónaií. sbuo~sét~ 
tenalla, par lo meno; ae i giornali ia 
parola ci dieono che i riYoluxtonarli 
uü^opriano le haciendas, noi, sem-
l>re..B*rr la stessa ragione accennata 
daU'inercritlco Lulgi Gallean!, ab-
biam» diritto di credere che i rivolu-
klonaril meatjcani hanno fatto di piú. 
OrfHM, ecco questa setttmana il 
fac-slmlle di un telegramma che il 
.LOS AÍÍQBLB8 EXAMINER. glorna-
le -QoMdisna del signor William R. 
Hearst; pubblica oggi 12 ottobre. 
Publilichlamo il fac-slmlle por cos-
tringere i san Toinmaiio a tocen re 
con proprlu mano la verltá, per met-
tere gil osttnati detrattorl della rlvo-
luzione messicana con le spalle al 
muro, perché non si possa dubltare 
che atiesto telegramma lo abblunio 
inventato noi. 
II telegramma dice che Zapata e 
alia dlrezlone di SKI.MILA e CIN-
QUBCKXTO ribelll I qualt hanno 
sosten uto tina battaglia col federall 
che «'• durata tutta la glormita tiL «ili-
bato e purte della .lonienlca.. n. s. 
che ne son ristiltati clrca quattro-
conto niorti; che i ribelll hanno rl|K>r-
tato vittorla e controllano Morolos, 
Puebla, Oaxaca e parte di Guerrero, 
quattro Statt importantl. II tele-
gramma dice ancora che i ribelll di 
Zapata hanno tagllalo I lili telegra-
fíe!, túinno tagliato le coniunlcazlonl 
ferroviarie con ia capltale, clttá di 
Messlco, e che il Consigllo del mlnls-
trl si é rlunlto d'urgenza per dlseu-
tere la sltuazione. 
Ora domandlamo no!, non a Lulgi 
Gallean! che ha diniostrato la sua 
malafeje lu cento modi, ma a quel 
compagni che dubltano ancora aul-
l'eslstenza della rlvoluzione nel Mes-
slco; dopo la lettura del fac-slmlle 
del telegramma che noi pubbllchia-
mo in queste colonne, é piú leclto II 
dubblo? E" o non é Innegabile che 
nel Messlco si svolge una rlvoluzione 
che non é né proflrlsta, né reyesista, 
né maderista, ma proletaria, essen-
zlatmente proletaria? 
La rlsposta non puo essere equi-
voca. Ógni persona che non ha In-
teresa! InconfesHublll per negare la delle Autoritá locall. Oli altri hanno 
rlvoluzione proletaria meBsIcana, de- ubhundonato la cittil in attltudine os-
la speranza di sopraffare 
ve, davantl alie prove Inconfulablli 
che noi mettlamo alia luce del solé, 
e alia atregua della lógica dello 
stesso dlftamatore della rlvoluzione 
messicana— Lulgi Galleanl — conve-
fucili e 
truppe con 
i ribelll. 
L'IMPARCIAL, confermando 11 
telegramma del quale diamo plft so-
ttle, portando seco cavalli, 
munlztoni. 
"A causa dell'aumento coBtante del p r a 11 fac-simile, scrlvé. 
numero del magonlstl e delle loro "i ribelli che combattono al co-
scorrerle per le campagne, i mormoni mando di Emilio Zapata nel sud della 
ñire con noi che nella nazlone vlclna abbandonano giornalmente il Messi- nostra RepubBlica, dopo di avere es-
II popólo continua la rlvoluzione. non co dlrctti per gli Stati Uniti. ínter- proprfato le haciendas di Morelos e 
vlstati da alcunl reportera, i magonis- di Puebla, hanno incominciato ad es-
tl hanno dichiarato che essl non per- propriare lo Stato di Oaxaca. L'ulti-
polltlca, ma sorlnle. 
E 1'RXAMINKH non é la sola fon 
te alia quale noi attlnglamo: abbia- segultano I mormoni perché sonó tali, m a hacienda che hanno espropriato é 
mo settiiiianalnn'nto ttittl i giornali ma perché nell'anno 
che al piiblilirano nel Messlco. dlola- essl che denunzlarono 
mo tnttl, e nesHiin fogllo messicano 
ha messo ancora In dubblo la rlvolu-
zione soclale IBKKIII. tnttl Invece ne 
parlnno genialmente e avvertono 
1908 fu roño 
i liberali di 
Casas Grandes, Chin., a Porfirio 
Díaz; perché nel principio della rlvo-
luzione dtretta da Madero furono i 
mormoni I primi ad aprire il fuoco 
che la borghoBla 0 in grave perlcolo. aulle guerriglie di liberali, perché di Anselmo Sánchez riflutano di de 
Ma 1 lettori non pos»ono pretendere ancora oggl essi st schlerano piú che porre le armi. 
"La Padrera," nel Distretto di Hua-
juapam. 
Centocinquanta federall sonó statl 
inviati a Tejuplico, nello Stato di 
Messlco, per disarmare con prepoten-
za i maderisti che sotto la dlrezione 
che noi diurno settlmanaliuente 1 fac- gli altri con le autorltá." 
Hinitli di tutle le notizie che pubblica 
la stampa borghese sulla rlvoluzione 
messicana. I mezzl finanziarit di cui 
disponíanlo non ce lo permettono, né 
lo consenttrebbe la nostra dignita di 
pubbllctst! onestl e 
"La spedizione del federal! coman-
dan dal capitano Villarreal (da non 
confondersl col traditore Antonio 
Speriamo che questi sapranno ac-
cogliere i federal! fraternamente a 
fucilate. 
II PALADÍN dá la notizla che gli 
di auarchlci sin- damas 
Villarreal, N. del C.) contro i liberali abitanti di Cosautlan, nello Stato di 
che sonó apparsl nel dlntorni di Al-
non ha dato ancora alcun ri-
Veracruz, si riflutano di pagare ogrl 
e qualsiasi imposta al governo delle 
La censura del (. verno alia stam-
pa ce pin che ma< rigorosa, ma cl<1 
nonostante questa settlmana la stam-
pa messicana non 6 scarsa di notizie 
sulla rlvoluzione. 
L'IMPARCIAL el Informa che, no-
JUUUAo pratlco.. I ¡fliexall cantlauaw^^tato o della Repa 
a commettere attentatl contro la vita (jn indlgenl di Chiapá^continuano 
le e la proprietá, senza che 
rlescano a sbandarll." 
IL PAÍS ha da Naco, Son. 
"Trentacinque soldatl d' 
guarnlglone si ammutinaronu 
nostante le Inforniazlonl ufflciall che giorno Intlero. fino a quaado, ctoé, 
assicurano alia narlone che nello Sta- arrtvarono rinforzl di truppé che po-
to di Sonora regna la pía perfetta terono ridurll all'ordlne." 
tranquillltá, il suo corrispondrate L'ordlne sigAlfica per il 
speciale dice che un cerío Sjcobosa, bldtenza, rassegnazione, 
truppe a combatiere senza tregua. Sul loro 
contó la stampa capitalista della ca-
pltale racconta fatti orriblli, dicendo 
questa che quei selvaggl, prest da sete di 
3i fe- sangue torturano e squartano 1 pro-
cero padroni della sltuazioneper un prietaril che hanno la disgrazia di ca-
pitare sotto 1 loro artigll. Noi cre-
diamo esagerate queste notizie, ma 
se puré é come la stampa borghese, 
PAÍS ub- per metiere in cattiva luce 1 ribelll, 
chlavitú. vuolé affermarci, i proprietáHÍ non 
3 
MICM3 
Federal's Leader fieceüled; 
Supplies Cut Off ¡ Cablnet 
Calis Meeting 
<arS*MÍMO*M* U K«w Y«rk, thntt'tí 
MKwHttt, iMfHt la tka WwM.) 
MÉXICO CITY, Oct. ».—Completa re-
porta o( th« batu* of AxchUpaa Indícate 
tliat the Zapata forcea are la full control 
of thré* «Utos ln soutbern Htxlop. The 
outbreak has aeeumed ttie proportlons of 
a revottitl^n. A terrina bettle ls In prog-
resa ana the Cablnet la hóldlnr a «pedal 
soaslon to conaldcr the sltuatlon. 
7*p«U oaa «600 mm at Axchlpan. He 
Ifft fiOOO BMn to mect the fedérala epd 
too» a forcé of 1600 aroiind the federal»' 
ri'.ir, cuttlni oK the. latter from thelr liaae 
ot eupplle* at Cuernávaca. Tbc fedérale 
«rere attaeked at both front and renr. 
General nuerta wai recalled to. thl* cltj 
bj Uadero and as a reenlt the fcuerals.nrc 
pracllcally wltkovt a leader. 
Zapata haa aelaed threé townn nbau-
doned by the fedérale, and eomplctply con-
trola Mótelos, Fnebln, Cazaeá and u piu-t 
of Guerrero,. four lmportunt .xtntox. He 
bns aleo cut all wires nnd atopiinl nll 
rallrond trafflc lietween CuerpaTuca and 
thl* clty. 
The nnmlMMr of dcad ln the battle ot 
Satúrdey nlght nnd Kundüjr la now placed 
at *00. 
U N n UAC OTW CU AVI fc« 
alia dlrezlone di un numero non tras- Ancora una volta gli ammutlnatl no- hanno1 da fare altro che abbaadonare 
curabile di ribelll. scorazza le cam- no stati sopraffatti dalla forza de; li W terre che per molto tempo hanno' 
paajne sbrattando I leglttlmi proprie- oppressori 
taril e arrolando ron fortuna sempre 
nuovi ribelli fra I peoni. 
"In quanto al magonlstl — dice 
quel corrlspondente—moatrano una 
attlviu che mette In serlo Inbarasao 
ma rlusciranno sempre deteauto tiolentementé, e i ribelll; 
lor signori a ristabilire l'ordine? non avranno piú ragione di 
Perché non si decidono ancora a ris- squai f rll. Del resto, chi ha la bac-
tabllire l'ordlne fra i ribelli di Za-
pata? 
II libérale Reynaldo Rublo, aila 
le autoritá statall. Un forte numero testa di numerosl ribelll, controlla 
c 
ni 
eral 
a Ce 
has 
Arma 
home 
of st 
di essl, a cavallo e bene armati, é 
apparso nel distretto di Altar. I 
cittadlnl prominentl sonó coatrett! 
ad abbandonare i benl e lasciare lo 
Stato per mettersl in salvo dalle aber-
razloni di quel haaditi." 
I yaquis sonó ancora in arml e 
non accennano ad un armlstiilo con 
le autoritá, anzt dIcono >di avere res^ 
pinto le proposte del signor Madero 
e che dacché si trovano in armi han-
no pensato che megllo é non abbas-
11 Distretto di Rosarlo, Son. 
chetta tn mano se la gode. Ierl era-
no 1 borghesl che squartarano 1 peo-
ni; ottd sonó questi che prenddno la 
rtvlncita sn quelli. 
Sonó avveantl moltl scontrl fra gil 
Negll ultlmi ammutlaamenti av- abitaati di. flan Fernando, Chlcoasen, 
venuti nella clttá di Meeaico, 11 po- Cnsaapals e Chiapa de Corzo é le 
oolo percorreva le vie BTidande truppe federall, con un rtsultato di 
"morte al blrri; abbasso i gendarmi." moltl morti • ferltt. 
Non c'é che diré: 11 popólo metal- I federal!, ammaastrati daJI'espe-
cano nutre per l'Áutorit* un rispetto riensa haano declso di rltirarsi tulle 
grandiasimo. alture dt Tuxtla Gutiérrez, abbando-
Lo stesso rispetto lo hanno maní- nando 1 borghesl alia vendetta del 
festato In modo aingolare I coscritti diaeredatl. Slcché 1 borghesl per di-
f. 
fendersi ai tono armati e organlzzati 
militarmente. 
Tutta la stampa é concorde nel dir-
ci che 1 peoni stanno giá lavorando 
di Torreón, dov» i rappresentantl 
del Governo, scortati da un forte nu-
sarle e continuare a combattere sotto mero di sblrri erano andatl per arro-
la bandlera rossa che promette Terra lare 1 giovanl nelle forze rnrall. 
e Liberta. I futuri difensorl della Autoritá per contó proprio le terre eapropriate 
I soldatl federall che erano stati accolsero I blrri con una calorosis* dalle forze di Zapata. SI pratlca 11 
Inviati da Cananea, Son., per combat- sima manifestazlone di simpatía: a comunismo nel seguentl luoghi: 
tere i yaquis, hanno disertato ln mas- sassate. Las Bobedas, Jojutla, Tlalqnilte-
Ba dichlarando' al loro comandante Nelle principal! clttá della repub- nango, Santo Niño, Ciruelo, Chllte-
Cabral che non lntendono dt usar le blica mnltisBimi opera! sonó in seto- pee, Huehuepiaztla, Tecomatlan, Te-
armi contro i ribelll direttl da Esco- pero, parte di essl per aumenti di sa- huitzingo, Tulclngo, Axutla, Comat-
larlo, parte per aumento di riposo, lan, El Esfuerzo, Zapotitlan, Santa 
parte per miglloramenti diversl. Barbara, Santa Catalina, Axochia-
A mano a mano che componlamo il pan ed altri luoghi. 
movimento soclale messicano, la ' In un artlcolo di fondo, EL DEMO-
Posta el porta nuovi giornali. E noi 
Bplgollamo. 
II DIARIO ci informa che 11 movi-
mento rlvoluztonarto di San Juan 
bosa perché Blmpatlzzano con essi. 
Queste notizie sonó state rlconfer-
mate da un funzlonarlo pubbllco, 
I'arnmlnlstiatore'del Governntore. •'" 
IL DIARIO pubblica: 
,"In Oomez Palacios, Dgo., trecen-
to floldat! maderisti che dovevnno 
eBsére llcenziatl, non hanno voluto 
deporre le arriil. fntta eccezlone di 
pochisslmi, ! quall si Bono rasBegnatl incremento, 
n derorle dopo le plil belle prometaé que! luoghi 
CRATA, parlando della sltuazione 
económica, política e morale della 
Repubblica, dice: 
"II signor Reyes é scappato las-
Coscomatepec, Ver., prende un serio ciandoci negll imbroglt; II presidente 
II Governo manda ln si afflda alia lntelligenza e al buon 
numerosl rinforzl di senso del signor Madero, e questi dá 
naaamuuuaoN 3 
prova di bnon aeaeo enlamando a sé 
1 capí dellYserrlto a laaclaado le 
truppe abbandouate a *4 ateaae, rema 
comando, tenza dlrettlva. tn baila 
dalla forte rlvolutlonarle che crea-
cono ocal (torno ptd di numero « di 
audacia. 
"Zapata, al dlrerte alie nostre ^ir-
le e dobblamo eeeergll obbllgatl wj el 
usa la cortesía di non farcl visita qul, 
nella capltrle. Nel glorno delle de-
zioni primarle I>K1I mando ln questa 
cittá ottocento uomlnl per roiniwre ic 
urne. Sara forae per avvlaarci che 
domant ne mandará mllleaelcento 
per rompercl le teate. I yaqula lerl 
al contentavano di demandare le tér-
ra alie quall dIcono dt aver dlrltto, 
ou l , armatl di bombe di dinamite 
gvertolano la bandlera magonlsta. la 
bandlera roaaa, e vogllono Terra e 
Liberta. Ma tutto cid non costltulace 
un perlcolo per la nasione. II Qo-
verno mantiene la pid aevera censura 
sulla stampa, qnlndl la Repubbllca .'• 
salva. 
EL PALADÍN acrive: 
"II slgnor Madero deve estere mol-
to soddlsfatto della ana rlvoluilone. 
Egll é Tero che ora é proprlo quella 
rivoluxione che lo afierra per II eolio 
e tenta di atronarlo, ma non Impor-
ta: "La rlToluzione é la rivoluxione. 
"Egll avrebbe dovuto pensare pri-
ma di armare l'indiano che questo, 
eatraneo alia rita política, non avreb-
be inteao la rivoluxione come la In-
tendeva lui e che era come mettere 
la paglla accanto al fnoco daré al 
peone un fucile e una bandoliera ple-
na di cartuccie. 
"Prima della rivoluxione el pesava 
aullo stomaco 11 glnocchio dt piombn 
di Porfirio Dlax, é vero, ma oggi, do-
no la rivoluxione llberatrlce, el pesa 
aul petto il peone con la bomba ac-
«esa In mano. Non sapelamo fra I 
•due malí quale ala il pegglore. Sa 
sírcelo il atanor don Franciaco I ma-
dero?" 
II L. A. TIMES di ocd. gtavedf i t , 
ha un artlcolo feroce coatro I mem-
bri della OlunU del P. L. M. ln Loa 
Angeles. L'articollsta dice che la 
REGENERACIÓN 4 un attaaUto alia 
liberta dello svtluppo pacifico del po-
pólo measleaao e un taaatto alia el-
vliU. B conslglia i] Oovarao Fedé-
rale di metter la mano an qneato covo 
di bandltl che ael aome ai atople cri-
minóse coeantottaao coatro la patria, 
coatro la aaxioae oesetale, coatro ti 
progreaao coatro la clvtttft, coatro l'v-
maniti.Bahm! 
Non dlmeatlehlamo che II TIMES 
£• di proprietá del famlgerato Gen. 
Otia, multimillonario, proprietarlo 
dalle hacleadaa che clrcoadaao Tl-
juana, e del rMtajglo tteeeo; hacien-
das e vlllaggio che I liberal! ehbero 
nelle maní a «he apogliarono aaaaa 
riapetto par Tarea tanta dalla proprie-
tá. Qnlndl 4 lógico cha ogat OUa ae 
ne vendlcht ttogandoel estotro la 
Gtunta e eolleotUndo la (orea peí li-
beran. 
Ma la forca che egll aellaclU per 
nol aperlatao eaa dovrft atrvire par 
Impicear lui e tuttl 1 rettIH tari aaoi. 
Intanto la rivoluxione tegua la ana 
mareta aaceadeatalé a dlapetío di tut-
to e di tuttl, e questo a aol beata per 
farcl rldere degll Inaultl del rabbioal 
ipercrlticl e delle minaccie degll im-
potentl Torquemada. 
Ora ci permettlamo di domaadare: 
I fatti che abblamo appreao dalla 
atampa borghesc e che rlproduclamo 
wsuxá eaageraxlonl la qneato numero, 
tono fattl, non opinión!: fatti che 
milla hanno da vedare col programml 
o con le Utruttoni ai rlvolaalonaril. 
Da essi rlsulta che. 1 peoal, nonottante 
la loro lgnoranza, nonoataata U loro 
fanatismo rellgioao, nonoataata ti de-
termlnismo piú o mano storieo che 
nella bocea o nella peana dt qual-
cuno si cambia in ciarla preauntuota 
e inutile, i peoal nteaslcaal. dlciaaao. 
*•*«« etpropriat», hanno afrattat» 
«a moltl luoghl I ¡irporletertt e Wrvo-
**•» per contó proprlo la térra. Da-
vaaU al fatto coetplate aoa c'4 da 
dlecuUra, Ora el dicaao l eompagal: 
reaproprlasione della térra cottltult-
en o aaa toatitulsce aa fatto jone en-
tra aeU'orblU della rlveluslon» su-
élale; cha 4, anal, 11 capoaaldo di que! 
cha al enlama rivoluxione social»* 
Nol aoa el álamo mal permeeel di 
41ra che I peoal meaalcanl aono eo-
clallell-anarchlcl. ma aul fattl com-
platl rtconoaclamo che esal cose Un te-
mente o tncosclentemenle hanno Inl-
tlato con la pratlca la rivoluxione so-
cial* e percld meritano tutto l'nppog-
glo. l'aluto d'ognl rlvoluxlonarlo sin-
cero. Negare i fattl per negare a 
que! rlbelll la proprla solldarletA. ul-
tra a non estere opera anarchlca é, 
aecondo nol, oliera reaxlonarla. degna 
di ognl dlsprexso. 
La Commemorazione 
di Francisco Ferrer 
in Los Angeles 
lerl sera, venere! I 13, ebbe luogo 
l'annunxiato maas meetlng al Ilur-
bank Hall per commeniorare II mar-
tlre della llbert*: Francisco Ferrer. 
La grande ed elegante Hala era uro-
mita di publillro compoHlo In garn 
parte di Meimlcani ed Itallant. oltre 
ad Ebrel ecc. 
II non tro compagno W. Ow<>n. re-
dattore della sexiune tnglesu di HK-
UENKRACION. vecchlo di nnni. ma 
sempre glovane di fibra, aprl II 
meetlng con un 1*1 discurso «tilla vita 
e su I le opere di Francisco Ferrer. 
Parló uol 11 compagno l̂ -wln. <>r-
gantxxatore dell'I. W. W., enlusla-
mando II pubhllcu. 
II nostro R. K. Palacio» liarlo In 
llngaa tpagauola aplendtdamente. CI 
place di rlportare fedelmentc II «un-
to del too dlacorao perche 1 noslrl 
lettort coaoaeano quall aono le Idee 
che laformaao la vita e le opere della 
famtglla meaalcana di REGENERA-
CIÓN. 
"Viva U ScuoU Moderna. Quemo 
fu II grlrto che salf riall'anlma di 
Francisco Ferrer quando dalle boc-
che di dodlcl fuclll partlrono 1 proler-
tlll che gil troncarono d'un colpo la 
vita in Montjulch il glorno tredici di 
ottobre del 1909. 
"Viva la Scaota Moderna! Sf. viva 
questa acucia che Inaegna agll uoml-
ni a pensare col proprlo cervello; che 
viva queata tcuola che dlstrugge dal 
cervello umano la somma di preglu-
dixtl che le claaal privilegíate coltl-
vano a tengon viví nel popólo perché 
1 dlagraaiati non ai rlbellrno e non 
achlacclno lo tfruttamento e l'oppree-
tlone. 
"Pere> coma far virare la tcuola 
moderna la an ambienta cha le 4 oa-
tile? Coma farla vlvere te tutta le 
forte della reaalone al oppongono ad 
"Fraaataeo Ferrer Guardia aoa fu 
aaeaaeaaate par arar preso parte alia 
Rlvalaalaae del Lugllo 1»0» la Bar-
eénaaa, ata par educare l'unentta alia 
toctetá aaova dove non.ti avranno 
ata rleehl a poveri, arlatocratlcl a 
peblei. 
"Ah, sogno generoso d'ua uomo 
intelllgeate a buono! Perd contra 
queeto aogao ci levano da per tutta 
la partí I pugni iroal degll uomlnl del 
Clero, del Capitale e dello Stato. 
Coatro qneato togno al schlerano le 
claaal privilegíate col loro eserclti di 
pollxlotti. di aoldati e di funxionaril, 
diaposte a mentenere I loro privllegli 
col ferro e col fuoco. 
La Scuola Moderna non potra vl-
vere mentre estatono il Clero, l'Auto-
rlta e II Capitale, mentre estáte II 
mexxo brutale che aoftoca tuttl i sen-
tlmentl sani, tutte le asplrazlonl 
oneste. Sari possibile fonda me OKRI 
una, doman! «n'altra: perú (piando II 
numero di esae comincla a diventare 
Importante la borghesla rlcorre alia 
reazlone, mtovl Ferrer cadono e bag-
nano aol loro tanca, generoso altri claco Ferrer Guardia. 'Come mano ««o 1 leader*, "e nol farenwt 4MÍ» 
Montjulch. eacogito l'educazlone dell'lnfanala a* le*fl che proteggeranno 1 foníf deUt 
"Contro la torta non v'4 altra ar- fondo la Scuola Moderna, dalla quale Unlonl dall'lngordlgia del cap»*!)»» 
ma cha la forta. Cosí aol HberUrll doyevano usclre uomlal e donne eman- Fu formato 11 Partlto dal Lavoro. 
mastican! IntendlamoMl problema to- elfaxl dogal preglaoltlo, attt » » O" <>P4raJ maadarono 1 loro laadata 
cíale. Contro l'oppresslone, la rlbel- glonare e daral contó della natura, della »1 Parlamenta, a le leed furono pro-
llone armata; e la rlbelllone tempre, vita, delle relaxlonl soclall. Nella Scu- *»** •» approvate, non Untojjerené 
tenace, enérgica, accompagnata dal- ola Moderna ti itimulava nel fanclullo quarantaclnque operal andarairo a 
l'eaproprlaxlone. Kra l prolaUrll che l'ablto di Investigar» e raglonare per- '*' P*rta della legislatura, ma par il 
lavorano la térra col fucile al flanco, che non accettaaae clecamente 1 dogml »ran malconUnto popolare contro la 
frá gil operal che ammlstrano le ln- rellgloel, polltlel, aoclali e morall col decitione tcellerata del *»>"»«> ái 
dustrle armatl e prontl a dlfendere quall al deturpa 1'lnUlllgenza dell'ln- •°P,m eennaU. La voce di quel rap-
l proprll dlrlttl, aostenute dalle co- fanzla nelle acuole uttlclall. pretantantl del Partlto del Lavoro 
munltá possono vlvere le scuole mo- "II clero spagnuolo vedeva con día- n o n ••'•ebbe stata ascoltaU ln Parla-
derne. gusto l'educazlone lmpartlU dalla Scu- m e n t 0 , e n z a " «n*leonte«ito «marale 
•Questo (• II aten» del HberUrll ola Moderna; 11 clero apagnuolo che m»° l f"' t ' t '> Í!Í.P?rí^i»ri«.M M 
mes-lean.. Questa 4 .'Idea che acca- é tempre 11 clero di Lolol. . deinn- » < ^ »«»• >•»!**^IpaU leggl 
rexxano I nostrl frute... che sosten- qul.lxlone .1 propote di dlatruggere 1. <*? g " ^ °f„ÓL nel ood^ , r , X 
gonone. Meaalco la Bandlera Ros- Scuola Moderna e 11 tu Fondatore. B » i « ™ ! Ü T ".-"?' ^ V ^ 
sa al grldo di Terra e Liberta. vi riuacf, aiflne, 
"Per quaato canimlno nol llbertarll 
messlcanl vlnceremo. Nol non sper- modo perfetUmente légale, non ti al 
lamo nel secoII per ottenere l'emancl- lotUnava di una linea dalle garantir 
pazlone económica. I noatrl flgll 
hanno fame e non pungíanlo aspettarc tanto sangue costó a quel popólo; non 
che l'nnianltil sla lwne lstrulta per- usava la fogza, la violenza per conie-
cha II nostro pane sla asslcurato. gulre 11 sogno comunista. Ebbene, 11 
"lo sonó un fervente partlglano del- cadavere di Francisco Ferrer proclama 
l'azlone dlretta. Sonó un lavoratore. a tutto II mondo che la liberta pollti-
si prima che 11 Partlto del Luvoro 
. , „ . .» 4_ a veste rappreaentanti ln Parlamenta, 
L'opra del Ferrer era condotu in. ™"" •"; • 
ma quelle leggi non andavano ln vi-
gore perché 11 popólo non pensava a 
le della costituzlone apagnuola che a p ' • _._».. . . 
• I rappresentanti del Partlto del Lavoro hanno fatto in Parlamento 
una sola legge che vale un Perú: la 
legge che garantisce la pensione agll 
opera]. 
,, , Ognl operajo Inglese che ha la 
lio «peso nel! offteina. nella fabbrlca, ca é una menzogna Infame, che per la B T e n t u r a d l y l v e r e fino a s et t a n , a t t n i 
nella niiniera, dovunque si Rfrutta il vía pacifica si va sicuramente al mar 
luvoro dell-operalo 1 miel anni plu tirio, non alia vlttoria che i dlseredati ^ ^ " 7 ¿mprT"büon""cTttadiño 
be I. So percld quale é 1 interesse necessltano. ubbldiente sempre a tutte le toggi, e 
iti'llii tula c.asxe. Dalle lotte prole- "Nol messlcanl non neghiamo lec-
mrlo alie quall no preso parte ho ap- cellenza dell'educazlone razionallsU; 
preHo che ognl niezzo pacifico é lnu- perü abbiamo compreso, dalle lezionl 
Ule. Contro la tlrannta non c'é che della storia, che lottare contro la forza 
un mexxo: II fucile. senz'altra arma che la raglone é rlUr-
"Rlcordlamo con affetto Francisco daré l'avvenimento della SocietA Ll-
Ferrer; pero che II suo martirio, u bera. 
compagnl. serva dl salutare lezlone a -Le classi privilegíate non permet- ¿ ^ 0 * 7 1 1 fuTura glioVioso".^""^. 
noL e»«, el Inseguí a non aperare le- teranno mal che 11 proleUriato ala ,,„ a j o , , e s e „ d a r e g o d 
manclpazlone dal lempo, ma dall'a- istrulto razionalmente, perché cío dan-
zlone. A mezzo della rlvoluzlone ti neggla i loro lnteressl vltall, ínteres-
puo fare opera dl educaxlone. sl che prosperano sull'lgnoranza e sul 
"Questa (• sinceramente la mia opln- pregludizlo della massa. 
ione. Credo che n.'tanm governo della 
ed é stato abbastanza stupido da 
Ittac 
ubbldiente tempre a tutte le leggi, 
premiato con la munifleente pensione 
di settantaclnque soldi alia tettima-
na. 
Védete bene che i rappresentanti 
del Lavoro hanno saputo dare agll 
operaj imbecllli l'emancipazione a set-
tantaclnque soldi la settimaiu-
ditfatto dei fruttl del parlamenta-
rismo. 
II lavoratore inglese puó estere un 
conservatore cocciuto, ma non í tino 
„ . . u . - . C o m p a K n i ' c h e la , u o r t e d e l M a e í t r 0 seloeco. Una pensione a tettant"an 
Ter a parnirttern mal che I. Scuoh! .^» a convincere i pacifltti che per nl> , p a t t o c h e , l a , t a t 0 M l n p r e uaK 
lazlone tenace, vigorosamente «Nite- d w . m o r t e al privilegio, per far che n e l c l e l o > B r l l 7 u o l e l a l a a c t a m . 
nuu e onesument,- appllcau, dar» al- 0gnl estere umano tía una pereonal- ^ j ^ o r a C o g l h a gbbandonato II 
lumanlU lamancljaxtaaa económica, Uá libera, é necetsarlo fare uso della , u o Kta6 d l f a c j l e emandptóo.«. r 
política, soclale e mírale." tan* e prendere a meato dl atea le m - K 0 d . n a pontica e ha rlpotto 1: 
II dltcorto del n.*tro compagno fu rtechezte che la borghesla detiene, s n a attenzIone con vigore rtanovat. 
accolto da calorosl applautt. romperé con esta la barriera che di- au'axione dlretta 
Parló ptd agll IUlani il redattore dl vlde gil uomlnl dalla llbert*. Cotí rt „,„<, a T u t l recentemWo ; 
questo supplemento "La rivoluxione che 11 Partlto Ll- d u e ^« ,«0 ,1 tcloperl del la*orátorf 
Preséntalo dal compagno Owen, par- berale Meatícáno fomenta attualmente d e l m t r e e ¿ej ferrovleri. Mal si éra-
lo Rlccardo Flores Magon. nel Mesalco 4 baaaU tul convlnclmén: BO a T n t i slmili tcioperí ln Inghíl-
Dlamo fedelmenu qualche parte del to che la ragfone, tanza la torta, 4 t,,^., 
tuo discorso: una pá»l!u«xa abbandonatá alie furia N o B c<é i e l J o n , migllore dalla pra-
"Capluie. Autorit*. Clero: ecco 11 della raaxlone la pin brutale. Párelo t l c a n ParUmenUrlsmo ha falllto 
Cerbero che guarda la porta dt quaato J libertar» mettieaál son ti arran- j ^ ^ . pn^, e tptagara gli operaj ta-
grande carcere che al enlama Terra, nono, percld tottána tanta tregua, g¡Mi n # í r a n g ü i delUatlone dlretta. 
L'eseere umano, tanto orgoglioto. Unta Pare» ti mantengono andad a gag- Tjutiíirtmno gn oaeraj amerlc» ai 
pretenzloeo. Unto superbo dei tuol co- '?•'*• I n P ,#dI • Inalberano la Ban- BU'etp^tienta del loro cuginl d'oltre 
tldatti dlrlttl, delle tue pretee» llb»rt», *•«* Ro*»* *•>'• rirandlcatloni pro- oe^no» o vorranno, come lo seloc 
cae altra cota non é non ua galeattp, ••*»rta, mentre gil Idomtri tperano ^ d r t l a tvroim, esperimeaUte esal 
un caroerato, aumaraU. matriootato fln d a l í««potl ;l'a1amoBlnn d'ná bricciolo , 4 , , , , a íaliimanto? 
da quando viene al mondo, toggetto a a l *•••• "*•*• *«**•**. ííígTatlatli J A T F0X_. 
un regolamento vergogaoee ehe 1! chía- c h e h a n , l i o " d l r H t 0 d l P'r«,<,<»«- t«*«o-" 
ma legge, castígate o premiato aecondo .. I l •»"«I«B« »• «*»?•• '™ í" »PPhitt»i 
la tua ablliU ael violar talagga la « P*bbMob che mandó 11 saíuto af-
tuo profltto e a pregtudtsto degll altrl? f e t t u o a o a , , a »»•»<»'•» o*»» »»Wlé 
"ÍMer viv Mmrith» eNer >ri»Son<«ro, ¥ , t t ! r a* «>«,In<í«»«»*«e moderna. 
mi dlceva apesto quel martlre del pro- ~ 
leurlato la cut viva «templare di abne> , _ 
gaxlaaa e dl* aacdflolo ha traaelaate 
Un ti noblll yroleUrll ad.lulUrlo. In-
undo parlara dl qual glovlne martlre di 
114 l . - . H - ^ l l l l . l 
II aaeetiBC ti chinee fra gil apptaual 
IL COLERA 
[Cont dalia prima pt«i ] 
—Mario! 
—Matnma!—riapaae aaa vota 4! faa-
chillo. 
É 11 ragaato ti ilaaaM verte lo apar 
UUo della canntat, maatra lt» madre 
ParecchiTaani or tono'un gludice P">*«<««»a "•. ™J"*w?«*?*>if 
Janot. Praxedlt G. Guerrero, 11 primo , n g I e t # rilenM c h # l e aniooi o p . r a J . • convuleo le braccla al flgliaalo. Si 
libertarlo mettlcaao che ebbe l'audatla p o i l o n o estere considérate rasponea- «°»»-»«l*«»o e slngMoaaarot»» tente 
dl lanclare la prima volU nel Meaalco b,H d e l d a l m í cj,. u n 0 popero pU6 POtertl dlre una parata, Sl.latclar-
11 grldo fatídico dl Térro e Liberta. arrecare ad un Industríale o ad un o n o c o r t : 
La Terra e 11 carcere, plú ampio aaaal commerclante. Non sl tratta solUa- -Coranlo maauta! 
delle carcerl che conosclamo; pero car- to del danno che puó riaulUre dal ~~ s u buoao Mario! 
cere al flne. 1 guardlanl della pri- sabottaggio, ma della perdita degll M t •*Bt,TO nrataadameaU aataraos-
gione, sonó i gendarml e 1 aoldati; 1 affarl anche. L'idea di quel gludice , 0 ' * da* en0T* teatlTO sallrnti aaon-
carcerleri, sonó 1 pretidenti, i re, gil « «jamunemente conotciuU ln Inghil- t«n«amenU alie labbra 1 vertí di Hela: 
Imperatori ecc; i comlUtl di vigilan- terta per "the Taff-Vale decition." • • - • - - •• •--— •*•-• 
za, sonó le astemblee legislativa. L'appllcaiione di quel criterio fu 
"La gleba, la plebe, la massa disere- un colpo feroce alie Unlonl, e avreb-
data, sonó i carcerati, obbligati a la- be tolto ognl potere agll scioperi 
vorare per mantenere con 11 loro su- ognl volta che le Unlonl operaje 
dure l'eserclto di funlzlonarll di cate- avessero avuto danaro in casta per 
gorle diverse e lá bnrghesia rapace e pagare 1 danni arrecatl dallo tclo-
ladrona. pero agli Industíiali o commereiaatl. malattla ohe torge dal grandl centrl 
"Liberare TumanltA dl tutto quel che In tal modo >le conduionl delle di miseria, che sl svlluppa dal audl-
contrlbuiBce a fare dl questa Terra una Unlonl erano pessime. Che cota res- clume e si comunica per contagio coas 
valle dl lacrime, 1' li> scopo di tuttl I tava da fare? «na facilita tpaventevole alie .persone 
biioiii e ííenerosi: fu lo scopo til Fran- "Mándate noi al Parlamento," dls- a cui le prlvazionl lndebolirona 1 «Me-
Maledetto 11 buon dio! Nol. lo pre-
gammo 
Ne le mlsere nottl, ai freddi laveral: 
Lo pregammo, e sperammo, ed aapet-
tammo 
Egll 11 buon dio, el tazló dl tchernl. 
II colera 6 una malattla soclale, una 
ItKGKNKKACJON 
«fcl M í a dlgesttone. la qwatt periodl 
d'epidemla, le autorltil, aparéntate per 
la proprla e per la salute delle loro 
rauílglle, spendono dlaordtnatamente 
pIQ dt quanto avrebbero ipeao In nio-
mentl calmi • normall a preven I re II 
m.-ila. Dalle autorltt sanitario al go-
remo, in tuttl 1 loro attl, si senté II 
poso i 
ba il coraggto 
media di 75 casi al glorno. II colera non 
E Son Tre 
di una spia 
Regeneración 
M 4 
Loa iJ»<al»t) C"*» u * *• *• 
Tatttos»: I m A 1*M 
Enterad M ••eaaéVClaas nsatter 
Cal. 
Uoo, almeno ln apnarsnsa,. la loro as- minata dalla preienxa 
plraxlonl certo esuberantldal misero come Cravello. 
confine, per quanto dlca l'innocua Questo é 11 fatto come ci risulta 
lert- restrlzloue mentale che a parlar trop- dal racconto di testlmonll ocular!. 
Dlai. II slnlstro agente degll Statl ^ a p e r t 0 e troppo sinceramente eiisl • * • 
Unltl, da un ventennlo domina • ti- r a n i n o abbandonl e diserilonl cala- Fllippo Perrone, il calunnlatore 
ranneggla. da vero dlttatore, II KM- m | t 0 ge; ma perche nn dftile prime della Glunta del P. L. M.; Fllippo 
sico. Durante queito periodo di avvlHaglIe, la loro solldarleta col, Perrone, il dlffamatore della rlvolu- ^_ __ 
¡rdl'üna^ponsablt'ita'cbe naaaano ««"<« n o n v*n a I"*»"1"»' n o n i
 y h « madorlatl hn autorlzzato 11 sospetto zione meBBicana; Fllippo Perra». " ^ i M © 7 e ¿ I*e 
II coran lod l c o n e u a r e c o n una t e r M B 0 f e r t , 1•• n o n v h n r l c c » m l n l , r * che contro lo aapiraslonl llvellatrlcl, che all'Amerlcan Federation of Labor " « • * " • 
7Tcaii al «lomo il colera non CB« n o n , l * | , " H , * U n e , l e m n n l d e l del programma masslmo, almeno, il giura di combatiere 1'Industrial - — 
e «acora atato ufflclalme'nte denuncia- «P»»' 1"" amerlcanl. se -1 toglie I o r o liberalismo non fosse tutfuno Worker. of the World e.A questa or-
to Solo i nretl hanno alxato la voce <l»» l cne P'««>1» concesslone fatta al c o n q u e l l o d G K l l a„tlree!ezionlstl, ganlzzazlone a«erma di non apparte-
eer far sentiré la aiusta vendetta di «P»tallstl «n*1*»1' Rermanlct o fran- c o n q u e l l o d , p r n n c | g C 0 I. Madero. . . nere all'Amerlcan Federation oí La-
nío Alia Hi.n»r«,inn» ««i .lia morte ce"1 e «>u a , c h e n , U e r * el4""»»!"» »c- Potevano d'altronde averia cotesta bor; Fllippo Perrone, che alia CRO-
ii J~ * , ? , * * 1 n ^ t e cordata, tanto per fnrll lacere, al ca- f e d e , NACA SOVVERSIVA scrlveva le cose 
i V 3 u . o n . d T a ^ I m a T e r - »"»»»" " ' • « n u o » ' "•»»»' ° f ' ; , No. certamento. I compagn. di P « luslnghiere per Riccardo Flore. 
gtorimparUtl dal coll. di Monten.ro. 8 I a " « < » v a •"• » n K«°™o »» a t r o REGENERACIÓN sanno quanto nol Magon e a nol personalmente promet- c l f t l . 
f a S S c u e s t a v o l t . " S e n - '» n o , U l a d » Washington . n . u n . 1 . . - c h c , a r l v o l l I z l o n e , , m o v l m e n t l rlvo- teva in presenza di testlmonll di for-
- * £ r - "-? , . . ; " - - . . . . . . . te ai quattro ventl l.nnesslone del . . . _ . . .„„„ . „ . , „ „ .lrci le prove che II Magon é in mala-
•SCaPOGt 
ir. w. 
AWsoBasneaU 
f 1.0» 
".*'...... OJ» 
listero speee peeíali ia pié. 
Gli Abboaaraeati al pagas» aatl-
ata dalla (ática e dalla nota di un quattr 
Messlco agll Statl Unltl, quando, a 
luzlonarll che sonó le tappe Inlziali, l'uomo buttando due •sseri inquallfl-
i*ll«frinatá.o- ael momento ln cui la - ™ "" —" - - " " ' " non si creano ex nlkllo ma sonó la »•*• <Pr°v* che n o n í o n v e ° u t e J * cablli sulla Terra: l'uno ln Plemon-
S e ^ o n ? ^ n d e r r d . . r . . t o de. col- ™r™±.**™ dfA ° - * ^ T l ! -I»*—« « ««ntl p,rlodl di form.zlone tutVoggi); ™ P P o „ ^ ^ ^ ™ ^ te, l'altro in Sicilia. 
della nnansa, norse alia flne dell'anno ln salla aventurata clttA. da una for- ™v,'~ """•— "~ """ "" e di un'inflnita di causfsMntrlcate o 
te^larlnno sparaU tre coípl di can- d e c o r í o v™«™ »• M » d e r o • " • "* comples.e che non .1 improvvlsano, «'«cíale dell'eBercito «ess'cano 
ta«a saranno sparau tre co.pi can u M ^ m b a n d e d . t a g o r t | p r o c l B . ^ ^ ^ , m p o r t a n o „! contrabban- »«"bro influente del Clrcolo Made-
mandosi presidente della repubbllca d o e d e „ e q u a H ( , ¡ i u í e .,a p r o p a g a n d a rista di questa cittá; Fllippo Perrone, 
intimo di un certo Manuel Rodríguez, Q a u e a n t e Pallzsoló. Che coppia! 
none; e gil abltanti potranno cosf rl-
plegarst in ginocchlo per pregare e rln-
graziare Iddio. 
II panorama di Llvorno era lenta-
mente scomparao d le tro I'orizzonte 
breve e nebuloso di quel crepuscolo e-
sangaa; il piróscafo 
e maestoso verso Napoll 
rispntlvo angosciosamsnte il sofflo 
micidiale di quell'lmmane sciagura, 
outro cui, il prete. eternamente botte-
salo, ha imposto il sarcasmo d'una 
beuedUione. 
U. BAMBINI. 
Lazzaro 
Stava 11 ritto fuori della baracc:i, 
mezzo inebetito, insaccato nella magllu 
.— ._ r - - r - „ „ „ , DOPO UNO SPASSIONATO ESA-
messicana. con programma antl-rlele- & g e m p r e „ c o e f n < . l e n t e m e n o señal- " sotto-pancla di LulgL Galleanl, non M B D E L L > O D I B R N A VBRTENZA 
sionista. E da allora gil scontri. va- b „ e , a d o t e rmlnante meno operosa «
 s t a t 0 d a n o 1 distúrbate mai. GALLEANI-REGENBRACION, THN-
rlt per rlsultato, fra le truppe fede- | n c o n f r o n t o a | m p n o d e , f e r m e n t | as-
 E 8 » ha sproposltato su soggetti di- A F A R p ü B B L I C O I L M I O PEN-
aue. crenusco» e- "*" d "" e , l e d * P o r n r , ° ™" e ' 6 b a n" BKIU!. posltlvi, Irreslstlblll che gorB„- versl davanti al pubblico messlcano DICHIARANDO: LA MÍA 
fllava o^Te«Tero d * d e | ? " " , , o r t t K u l d " U d a M n d e r ° " K»»"" aobillatorl dallo sviluppo spas- •« italiano, e nol non siamo a^dati g o j ^ ^ ^ m ^ . M 0 R A L E E MATE-
ian.il- meníL io ««ulrono c ° " «» crescendo continuo. m o ( ) | c o d e „ e f ( ) r 7 p p r o d u t t l v e i d a I l l l mal a disturbarlo; ha tentato di sol- R I A L B A R E G B N B R A C I 0 N DI LO» 
.apon, memre f M e n ( | o , w n d „ r e , a bllancla delle vlt- g | , , e U t a organlzznzlone delle piü raf-
 l e v a r e l a c o l o n l a c o n t r o d l n o 1 • p a r " ANGELES, CAL.; ED IN SEGNO DI 
torle dalla parto di quesrultlmo. finate f o r m e d , Rrr„ttamento in cui la B
e n d ° } a v o c e °h e .n oj . a 1
b .* ,*™°.;**. PROTESTA RIFIUTO DI RICEVE-
RE La Cronaca Soworslva, BEN-
CHE' PAGATO L'ABBONAMENTO 
TUTTO GIUGNO» 
1912. 
GREGORIO BERNARDIS. 
2648 Salmón St , Philadelphla, Pa. 
Per qualche lempo rinsurrezione coaUztoTic di t«it11 glTIstltuti di tut~ diaclogllere la lócale Sezione SocialiB 
apparve nórmale. SI credette che t | gU e i o m c n t | d l t u t „ gU ¡n t e r ( ! S s l ' ta con l'lntenzione dl cambiarla in 
Madero fosse anlmato da sentimentl d o m | n a n t | a p p a r e Cf>gf , . , . , , , ¿ ^ Clrcolo di S. S., e noi l'abbiamo las- . ™ * . - " ' . 
d indipendenza. che volesse cloé ta- l n c S l , r a n l l e a g l l s f r u t t a t , c h c nl1Ps. ciato dlre con la speranza che si sa^
 A N U U r A l u 
ques-gllare corto colle pretese del caplta- „ s n l n r r | t n O R n l f e d e n e i n m p o s s l _ rebbe stancato. Ma Fllippo Perrone 
listi americaai. frustando ln tal mo- , ( | l o fi,anlr<)pia d e , c a r n e n c l e n e I , . a s . invece non ai é stancato e non st 
do gil intrl-íhi dl Díaz, e gil Insortt g H n , a p r ( ) t o z l o n P d e ) { H , g t l t u t l r e ¡ , . stanca. Egli che ln San Francisco 
raarciarono unlli e decUi alia lotta. Rl(JS, e p o , u l c | c o m p r e n d o n o n 0 1 i prese da Galleanl VENTI DOLLARI 
Ma fu una delusione breve, perche d o v e r p o n t a r e m c h e g u l ] e l o r o f o r j ¡ e per venire quí in Los Angeles ad os-
una parte degll Insortl, I liberall. non m> Cl>r(.ar H „ ,„ e v p n l 1 a , o r o s f , l a g l i r ; l tacolarci, vuole mantenere la parola 
sadicla che gli faceva le grinze «i.í «» | , d » r o n o a d a.-corgersi che il multl- OKf,( (l ,„ ,,,„„„ „ b P r a ¡ ¡ | o n e ( I o m a n l data al s.io don Rodrigo, e, fatto au-
milionario Madero non faceva che (,n(l s l l n a V | o ] 0 I ) t a (nRtruzloni' dl tutto
 l , a c e dalla nostra prudenza, mlnaccia per gil stinchi sottili; guanlava la 
cajni>agna squallida, taciturna, ratirls-
*_atn da qualche scheietro d'albero erto 
íii.-rt delle nebble basse, sotto l'uniltll'a 
angosciosa del cielo; guardara, e clen-
t:-- ,'St-eccfef-*l»avcva -in. bruitu lilc-
cicora ai fame. hí. baracoa coperta 
<ti lendoni molli dl pioggia, II accanto 
nella penombra, sembrava una bestia 
eaorme tutta d'osaa e dl pelle rien-
trata. 
Non aveva mangiatoda un glorno: 
gli i ttlmi bocconl di pane se li era ln-
.rolai la mattina II flgliolo, quel moa-
triciattolo umano dal cranio calvo e 
rígonflo come una zueca enorme; luí 
il ventre l'aveva vuoto plu della gran 
casRaVstt cui' picchiava dlsperatamente 
perché la canaglla accorresse a pagargli 
'in ftoldo per .quel miracolo dl flgliolo. 
Mu- don si védeva anima viva; e II 
hrmhó'se de Stáva M. dentro glttato 
su'uif mucchio di pr ini cencíos!, con 
le 'plceole garabe 'raggricfclate, tutto 
testa''batteadd i dedtl' nel rlbrezzo 
della febbre, mentré I rlmbombl gil da-
vanovapaslm1 alie temple. 
Dal cielo scuro veniva gift un'ac-
scimlottare 11 ministro Thlers, com-
batiendo l'aviirlatii dlttatura l'orfl-
riaua, d-»l Nain.l.'Diie III messlcano. 
Entrambi hanne decisa la cessione 
del Messlco al governo di Taft, coma 
Napoleone e Thlers avevano declsa 
la cessione della Francia alia Cer-
níanla. 
Da questo momento fra gil insortt 
é nata la sclsslone, i "liberal!," come 
I comunallstl pariginl, comprendendo 
che non v'ha salute per i lavoratori 
messicanl ln una rlvoluslone pura- r n n t i rt Vii. o n 
mente nazionalista. hanno osato pas-
sare oltre la contesa nazionale, ed 
II présenle ordine ándale. 
Ll'IOI QALLKAN'I. 
Cronaca SovviTsIva, Anno IX, 
•uní. 33. 
La turĵ e opera 
cTun sicario 
Invítalo dal i'mnitnto degll sciope-
H H. Co.. II compag-
no «ostro Vittorlo Cravello ha assis-
llto parecchle volte alie rluniont degll 
hanno inalberato i| vesslllo, rosso de- s c l o p e r a n t | p e r tncoragBtart- gil ope-
gli espropriatori della ricchezza su 
ciale per reoderla di dlritto comunc, 
di unirla a pugni. 
Insnninia, Fllippo Perrone cerca la 
persona che gli rompa il grugno e . . . 
I'eccetera 
* * * 
Intanto i compagnl considerino in 
qualt condiziont noi siamo. Slamo a 
questo segno: che prima di uscir dl 
casa dobbiamo assicurarci che non 
abbiamo diménticatb di prender con 
nol qualche cosa che serva a dl ten-
dere! dalle Insidie del sicaril del slg-
nor Gallean!. 
Sicuro, del signor Gallean!, abbia-
mo detto, e lo sosteníanlo. 
Luigi Galleanl, parlando con un 
compagno dl Nuov'a York sur contó 
dl Caminita e Cravello, ebbe l'lm-rai di Ungtia Italiana a resistero nella , ., , lotta-Ingagglátu'con' í'Vamplrl della 
hanno levato alto sui campi di batta- C o m p a s n | a f e r , . o v l n r l a e n o n t v a d l r o prudenza di dlre: "Que! due n, rt 
glia II grido fatídico, eha-lu pura del , p r o í r í l eompagnl di lavóro di altra
 c W " a "a«8c-a in Los Angeles." 
TERRA E Ur lingua. 
Dunque, egli non pote'ndocl vln-
cere con la rágtone, non potendo'cl 
rlvoluzionarll russl: 
BERTA'! . 
• Che le due formóle: TERUA E Appuratólodl turpe sicario P'"^ > , d u r r e ¿ 1 8l|enzlo coi, ía verit*. tén-
LIBERTA-, possario avere sni campi P° Perrone. * sanondo che II nostro u d l s o p r a t t a r C , c o n ropera" d e l s i -
del generoso Messlco. ia loro-«>agBlo-
 C r a v e " ° andata tutto solo a qnelle 
cario. Cosf fece con Emilio Vocchl-
re appllfiazlone sotto l«glda superlo- nlonl e sen.^altra armarte la proprla n | „ q u a , e p e r ó g e p p e m e t t e r e c o , 
re del Comnnlsmo' Anarchico. coscletaza si pbrtú Domen lea scorsa g u o . p u ¿ n o d > a c c i a i6 a p5gt0 non
1 sol-
Tala-é la si^rartín nostra e dl a l Lnbor Ternplí nella ri.mtone degti t a B & ,, gIca¡ i |1' d e l - G a T ) e a n r m s - I o 
< , u e r u | ? 0 l a tP*'^* ¡ waa«*. rabblosa; q u a n t l uveráto»! haano • possente "lí «cióperantl Hc<íqmPáínato da dtie 
stessó Galleanl. L'uom'o "grosso' e 
rhesate&ni-deKAt di luí. ,. panctúfo'ñoh dlmentifclíl che quandó 
Dppo qhei.l^postro compagno Cra- Emilio Vocchlnl ando a trovarlo'*tn 
che a'inMtravj .4a ,pa£s 4uttoi; ahe ar- eulto della liberUí 
rivíiva alie mldolle, che metteva II 
uialessere nel sangue. 
í cOIpí* detía grancassa per quella 
LUIGI-GALLEAN!. 
Cronaca Soworslva, Anno IX, num. 
21. 
•-•.Vi Í-ÍÍ 
vello, che non'é û i fecondo oratbre, casa cbl propositó fermo'dl St'r'gU un 
m a c h e sá parlare' alia' buona con pato d< cazztítti, Galleanl, s"ápé'ndó 
mólto buón sénsp, Invltato sampr.e che col Vocchlnl Vera anche 11 pérl-
dal Cóniitato, diSBe poíhe parole ai e o i 0 dl prenderé un palo "dl rlvolve-
immensa tristezza dl crepuscolo au- .. 
tnúüaFé si perdeva'no senza eco, e Laz- ' 1 i-, • V •!'"ÓÍBÍ 
zaM picchiava, lí, rlttó', lívido, irrlgl- y'é, tra i rari compagnl messicanl P°ch! itállahl presentí, Fllippo Per- r a t e ; non si presenta e fece dlre al-
dtto, flecando nellombra gil occhl «peclalmente, chl si illudessé come il roñe, con Tarta d'unplccloitu di sgar- Cárnico' nostro, dalla flgliola suá: 
eóme'pér divorarvl qualche cosa, ten- pisacane alia vigilia dl salpar per ™ che vuol far carrlera, salf la trl- " p a p a ha detto che venga quando 
deudo l'orécchlo fra un colpo e Val- Saprl, che al Messlco la rlvoluzlone bu'ná'e scalmanandosl come un for- n o | saremo adultl." . . . :". 
tro se ma! gil glnngesse anche un uno m 0 rale si fosse inlziata? che all'ln- «ennato si mise a grldare cho Cravello ttei sícarli si serví puré nélta ver-
d'nbbrlaco. Si voltó due o tre volte g.rrezlone comnnque, si potesse Im- non faceva parte dell'VJnione, percló tenza col Berratl, provocando l'uccl-
a guardare quell'ignoblle atrácelo dl prlmere- un carattere, una dlrettlva »** andavá a quel nieeting aveva senza g | 0 n e d e i povero Ella; del sicarli si 
carne vívente, che anelava la per te- rlvoluzionarla? o si potesse anche dubbio uno scopo losco, essendo II B e r T i n e n a polémica con Truebla di 
-rrá,- 4 s'incontrd ln uno sguardo dl soltanto sülle torblde e losche com- Cravello una spia e un blrro. Barre; del sicarli si serví nella ver-
dblore supremo. petlzlonl d'ambizloni e d'usure sver- Naturalmente Cravello protestó tenza con Santoro; de sicarli 
Noli si vedeva nessuno. Da nn vi- gonate levar ascoltatl, oggl o doman! contro quella ealunnla, ma Perrone, si serve oggi nella polémica con nol. 
coló scuro sbuo l'ombra dl un cañe; non monta, la voce del templ nuovi anzicché documentare le aecuse fatte Ma questa volta il don Rodrigo di 
passo lesto d'lnnanzi, a coda bassa; a costo dl suggellarne l'affermazione ln pessimo Inglese prima e ln cattlvo Lynn, Mass., al romperá la zueca. 
i>of si fermo dletro la baracca a roslc- coll'olocausto? italiano pol, si scagllo contro il nos- Vedr*. 
chlare un osso trovato chi sa dove. La La slnceritá vuole che si dlca che tro compagno col pugnl sul viso, e . . . Alie sue provocazlonl noi rlspon-
graucassa tace va; folate di vento mull- non vi cradeva nessuno, neanche la tutto flnl a parole per l'intenvento dlamo documentando al lettort come 
navano le foglie morte, sotto le queros: Giunta rlvoluzionarla di Los Ange- del presentí nauaeatl dalla condotta e qualmente Lulgi Gallean! « una 
pol sllanzlo, e nel silenzio, 11 roslc- les, neanche 1 compagnl Messicanl dl provocante del Perrone; II quale usef vergogna per Vercelll, una vergogna SfrUtÜM* 
chlamento del cañe, lo sgocclolare del- REGENERACIÓN. dalla sala spallegglato sempre dal per II Plemonte, una vergogna per 
l'acqua, a trattl 
bimiio, rantolo come 
tagllata. D'ANNÜNZIO. chinda nal campo strettamente poli- puo permettere cha questa 
Tutti coloro che non 
hanno pagato finora il 
loro abbonamento sonó 
pregati di farlo al pin* 
presto. 
Noi non vogliamo 
nessuno, ma 
íriantoío chiñso dal ""ríoñ"perenV essl stassl rlpudilno suol messicanl, e"grldando sempre l'Italia, una vergogna per l'Buropa, n e p p U T e V O g h a m O C S -
iome di una strozza col tltolo anodino di liberall, cha che egli fa parte dell'A. F. L. e non una vergogna per l'umanitá. « f n i r r a t i 
Tt'ANMirM^io chinda nal ramoo strettamente noli- pud permettere cha questa sta conta- La natura ha voluto dlsonorare 5 C I C S l T U l l a U . 
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